L’ultimo ospite della Puntata è Marco Pannella. Pannella ha scritto con Stefano Rolando il libro “Le nostre storie sono i nostri orti, (ma anche i nostri ghetti)”. Fazio fa notare gli ottant’anni di Pannella e che fa politica dal 1945. Dice che è da considerare “padre della patria”. Pannella rivendica la vittoria del referendum sul divorzio e dice che oggi ci sono un mln settecento mila famiglia grazie a quella legge. Pannella poi fa un monologo sul fatto che l’Italia non è più una democrazia e che loro ( i radicali) sono ridotti ad essere clandestini ecc. Poi parla del finanziamento pubblico ai partiti che loro con un referendum hanno fatto cancellare (80% di affluenza e 85% per l’abrograzione); poi quattro mesi dopo ci sono state le elezioni e loro hanno ottenuto il 2% contro il 98 % dei partiti pro finanziamento pubblico. E’ finita che l’erogazione del finanziamento è stata quintuplicata ribattezzandola “rimborso elettorale”. Fazio fa presente che non stanno parlando del libro e Pannella dice che lo annoia parlare di se stesso anche se il libro di cui è co-autore è in pratica una biografia. Fazio chiede come mai tante persone che hanno militato tra i radicali poi sono andati verso altri partiti. Pannella risponde che arrivano nel partito ventenni e poi crescendo non hanno voglia di essere continuamente citati in giudizio, di fare scioperi della fame e raramente essere eletti. Infine Pannella difende il Dalai Lama e il popolo del Tibet sperando che la comunità internazionale si deve interessare di quella questione anche perché il Tibet non chiede l’indipendenza, ma solo l’autonomia.