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C’è un passaggio, ormai stranoto, dell’intervista a Debora Serracchiani su Repubblica di qualche giorno fa, nel quale afferma che appoggerà Franceschini perché «è più simpatico». È anche vero però che c’è dell’altro ed è comunque a mio parere ingeneroso soffermarsi su quella affermazione per dargli addosso, come è successo, in modo spropositato ed eccessivamente ironico. Fornendoci un anticipo di ciò che potrebbe succedere, nella campagna congressuale del Pd. Ma quel passaggio è poi così grave? Quante cose simili si leggono ogni giorno sui giornali? Quante definizioni 
un po’ troppo “sbrigative” si trovano in interviste sapientemente pensose di personaggi ben più noti? Può quindi una semplice frase divenire una sorta di casus belli? L’impressione è stata quella che molti non aspettassero altro per muovere dei rilievi al neo deputato europeo.
Restando alla Serracchiani, il sindaco di Pordenone, Sergio Bolzonello, in quanto primo firmatario di un documento sottoscritto da una ventina di amministratori locali propone la sua candidatura a segretaria Pd del Friuli. "Dobbiamo puntare assieme alla costruzione della nuova identità politica - afferma Bolzonello - abbandonando definitivamente le vecchie logiche di scuderie e le vecchie congreghe". Secondo i firmatari del documento a sostegno della Serracchiani "è necessario puntare al meglio per la nostra regione e per il nostro territorio, uscendo da schemi precostituiti". "Secondo un profilo di partito federale - si sottolinea ancora - e' utile che ciascuno sia libero di trovare la miglior guida e il miglior progetto a livello nazionale senza seguire logiche in caduta a livello regionale e locale". In sostanza l'appoggio alla Serracchiani "non vuol dire obbligatoriamente sostenere a livello nazionale Franceschini".