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La vittoria elettorale non frena le vendette del Cavaliere, che inizia dal principale nemico del leader del Pdl, l'Unità. Il giornale del Partito democratico ha sempre avuto una posizione netta nei suoi confronti e questo non va giù a Berlusconi. «Le accuse dell'Unità di questa mattina nei miei confronti - sentenzia Berlusconi - sono veramente offensive anche per il nuovo corso che io rappresento». Il Cavaliere, che da una settimana ha occupato ogni trasmissione televisiva a carattere politico e che lunedì telefonava a tutti i network tv, è intervenuto anche in diretta a "Uno Mattina". Nel suo lungo e solito sproloquio, Berlusconi ha elargito grandi verità, e poi è esploso in un'invettiva contro il nostro giornale.

Il Cavaliere ha attaccato tutti i commenti de l'Unità di martedì mattina, sentenziando che questi sono la strada da non percorrere se si vuole aprire il dialogo. Berlusconi ha chiesto al Pd di «mantenere una coerenza sui punti del suo programma sovrapponibili a quello del Pdl». Berlusconi si è compiaciuto di se stesso e ha sbottato in un ultimatum al Partito democratico: se vuole il dialogo «dismetta certe posizioni di contrasto come quella fatta propria oggi dall'Unità».

Ad andar di traverso al Cavaliere sono probabilmente articoli come l'editoriale del direttore, Antonio Padellaro, che evidenzia verità conosciute da tutti: «Il terzo ritorno di Berlusconi a palazzo Chigi ci spaventa per una serie infinita di motivi che proveremo a sintetizzare», scrive Padellaro. «Perché il vecchio-nuovo premier sarà scortato e controllato dall'esercito leghista che farà pesare ogni giorno sul tavolo delle decisioni la ricca messe di voti rastrellata in tutto il Nord-est». «Quanto resisterà il cartello elettorale del Pdl alle spallate secessioniste del Carroccio?», si domanda Padellaro. «Pensiamo non a lungo anche perché al Senato i numeri della maggioranza non sono tali da garantire al governo sonni tranquilli. E non certo per cinque lunghi anni». Solo il pensiero che qualcuno possa minare il suo "governo di cinque anni", spaventa evidentemente Silvio Berlusconi tanto da fargli perdere le staffe davanti a milioni di italiani.

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