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L'esponente del Partito democratico: "Non c'è dubbio che sia un danno, lo è sempre quando va via qualcuno. Ma non si illuda, non gli lasceremo rappresentare i moderati, il ceto politico e il mondo cattolico". L'ex leader della Margherita lascia e Casini apre all'alleanza: ''Raddoppieremo i voti''

"Non c'e' dubbio che e' un danno, lo e' sempre quando va via qualcuno". Lo dice a 'In mezz'ora' Rosy Bindi a proposito dell'addio al Pd da parte di Francesco Rutelli.
Per Bindi, tuttavia, questa vicenda "dimostra uno dei grandi mali della politica: da troppo tempo nascono progetti piu' per rispondere a esigenze di posizionamento di leader che danno vita a questi progetti, piu' che per una vera esigenza del sistema politico e questo e' un altro caso di prova di questo", conclude.

E lancia l'avvertimento: "Rutelli non si illuda: non gli lasceremo rappresentare i moderati, il ceto politico e il mondo cattolico". "Non temiamo la sfida moderata di Rutelli", ha aggiunto spiegando che "anche se Rutelli va via i cattolici in questo partito ci sono".

Riguardo il sostegno del governo alla candidatura di Massimo D'Alema all'incarico di ministro degli Esteri della Ue, la Bindi lo definisce "Un atto dovuto. Berlusconi ha fatto finalmente un atto dovuto. E' l'Europa che ha fatto il suo nome, ci mancherebbe che il governo dica no, si e' trattato di un sano comportamento istituzionale", conclude.

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