Il secondo ospite è il segretario del Pd Dario Franceschini. La Bignardi fa notare come entrambi siano di Ferrara ed entrambi si chiamino Dario e Daria. Insieme poi arrivano alla conclusione che non sanno perché i loro genitori li hanno chiamati così. Franceschini dice che preferisce le interviste incalzanti a quei talk-show politici dove si sparano cifre a caso e dove non si capisce l’un l’altro. Franceschini dice sempre che si propone come una persona che dice quello che pensa. La Bignardi fa vedere la foto di un giovane Franceschini; la prima da solo e la seconda con degli altrettanto giovani Casini e Follini che affiancavano Rumor in un comizio della Dc. Dopo il video della Serracchiani che alla trasmissione della settimana scorsa dai i voti ai leader del partito; Franceschini annuncia che è candidata alle europee non in quanto scelta dall’alto, ma dal Pd regionale del Friuli che dopo il suo intervento alla riunione dei circoli ha pensato a lei per la candidatura. Franceschini aggiunge che nel Pdl non potrebbe mai accadere che una sconosciuta parlasse in un congresso attaccando Berlusconi e che poi fosse anche candidata alle europee. E’ una delle tante differenze tra Pd e Pdl. Franceschini dice che quando ha saputo che la Serracchiani aveva criticato il suo viaggio in Cile le ha scritto un messaggio con delle spiegazioni e lei gli ha risposto chiedendogli se fosse davvero il segretario. Franceschini dice che è positivo che sia nato il Pdl in quanto semplifica ulteriormente il panorama politico in Italia e soprattutto crede che sopravviverà a Berlusconi. Di Berlusconi invece dice che è un uomo vecchio e che agita sempre paure anni ’60 (tipo i comunisti). Quando qualcuno dal pubblico dice che il motivo per cui è votato non c’entra niente con la politica; Franceschini annuisce e dice che per esempio lui ai vertici europei a differenza degli altri capi di governo ci va sempre come in gita scolastica. Franceschini conferma che andrà alla manifestazione della Cgil; ma allo stesso tempo si dispiace che si siano divisioni sindacali proprio in questo momento di crisi. Franceschini conferma che rimarrà segretario fino al congresso di ottobre. Franceschini contesta la scelta di Berlusconi (ma anche di Di Pietro) di candidarsi alle europee sapendo che non potranno restare nemmeno un minuto in quella carica in quanto è incompatibile con quella di ministro o parlamentare italiano. Franceschini pensa che bisogna ricominciare ad avere rispetto per gli elettori. Alla critica di essere diventato segretario dopo essere stato vice del suo predecessore, avendo così condiviso con lui successi e soprattutto insuccessi; Franceschini risponde che l’ipotesi alternativa prevedeva di fare subito dopo le dimissioni di Veltroni delle primarie che dovevano tenersi il 19 aprile (3 giorni prima della presentazione delle liste per le europee) facendo impegnare il Pd in uno scontro (seppur virtuoso) tra i candidati e non nelle esigenze degli italiani. Franceschini si schiera contro Brunetta che ha definito fannulloni tutti gli impiegati pubblici.