L’uscita di Francesco Rutelli dal Pd e la nascita della sua nuova formazione hanno creato un movimento di vari esponenti politici (i mitici trasformisti) da un partito all’altro. Il centrosinistra è al momento protagonista di queste manovre: l’Italia dei Valori perde un paio di parlamentari (Misiti e il recordman di cambio di casacca Pisicchio) ma fa campagna acquisti prendendo Franco Grillini (con passato nei Ds, Sd e Socialisti) e addirittura l’ex leghista duro e puro Alessandro Cè (protagonista di molte risse in Parlamento). Questo connubio di personalità così diverse lascia piuttosto a desiderare ma Di Pietro li rivendica con orgoglio mentre Grillini è perplesso. "Io nello stesso partito di Cè? Mi ci sono scannato alla Camera nella scorsa legislatura sui diritti civili…. Era molto duro con Di Pietro." Nel Pd invece tornano Gavino Angius (che se ne andò dal Pd quando fu creato per passare prima a Sd, poi ai socialisti) e Pietro Folena (una volta Ds e poi Rifondazione)... e anche Achille Occhetto ci sta facendo un pensierino. Questo spostamento a sinistra non fa piacere agli ex popolari, come dichiara Castagnetti. L’uscita di Rutelli ha avuto finora conseguenze modeste. Sono però tra quelli più preoccupanti perchè siamo di fronte comunque alla segnalazione di un problema che è relativo alla conservazione del progetto originario del Partito Democratico. Se rientrano Angius e Folena ed escono quegli altri il rischio che gli elettori percepiscano questa gestione come un ritorno indietro c’è. Insomma siamo di fronte a un notevole giro di riciclati da un partito all’altro, alcuni movimenti lasciano perfino stupefatti per non dire di peggio. Ma d’altronde non è la prima volta nè sarà l’ultima.