Luigi Cesaro ha avuto qualche amicizia pericolosa. Frequentava un'altra Rosetta, la sorella del boss Raffaele Cutolo.
"So che Cesaro in passato ha avuto guai giudiziari. Ma devo dire che come presidente della Provincia ha sempre cercato la collaborazione. Lo rispetto per questo".
Di chi è la responsabilità della vergogna della monnezza?
"Cesaro ha grandi responsabilità. Anche Caldoro, che mi è simpatico, poteva fare di più. Ma le colpe peggiori sono del centrosinistra. Ai tempi di Bassolino ha votato una legge sulla provincializzazione dei rifiuti, poi recepita da Berlusconi. Napoli ha l'8 per cento del territorio ma il 53 per cento degli abitanti della Campania: come si può pensare che possa cavarsela sfruttando solo la sua provincia? Una follia".
Quanto pesa il sistema Cosentino?
"Il suo potere è grande. In Consiglio i suoi uomini spesso facevano cambiare parere e votazioni a tutto il Pdl. L'impressione è che tutta l'opposizione fosse eterodiretta da Cosentino".
Anche la sua maggioranza si muoveva in blocco.
"E' vero. Ma le ragioni non erano di natura camorristica".
Sembra che lo tsunami De Magistris abbia spazzato tutti i vecchi potentati. Di ogni colore politico. E' così?
"Io spero di sì. De Magistris mi ha fatto un'ottima impressione. Quando ci siamo incontrati per il passaggio di consegne, mi è sembrato molto meno barricadero di come appare in tv e sui giornali.
Com'è stato il suo rapporto con la stampa della città?
"Bè, il "Mattino" non mi ha mai amato: l'aver espropriato i terreni di Caltagirone a Bagnoli mi ha provocato l'odio atroce del giornale più importante".
Forse hanno fatto solo il loro mestiere, cioè fare le pulci a chi amministrava la città più invivibile d'Italia.
"L'ho comprato l'ultima volta il 2 giugno. Ora, mi dispiace dirlo, non lo comprerò più".
Espresso 13.06.11