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L’altro ospite è Massimo D’Alema.  Al termine delle primarie in Puglia, il Partito Democratico sosterrà il candidato vincitore nella competizione che vede contrapposti il governatore Nichi Vendola e Francesco Boccia. «Alla fine – ha detto D’Alema – avremo un candidato e lo sosterremo». L'esponente del Pd si è anche detto certo che la partecipazione alle primarie in Puglia «sarà molto elevata». Proprio riguardo allo strumento della consultazione popolare, D’Alema ha sostenuto di avere «sempre pensato che fosse l’unico modo per sciogliere questo nodo, ma non è stato semplice farle perchè bisognava mettere d’accordo tutte le forze della coalizione». D’Alema, sempre in riferimento alle primarie, ha definito significativo «il fatto che il centrosinistra si affidi ai cittadini per una scelta così importante. Anche i nostriavversari sono divisi sul candidato per la Puglia ma non gli passa nemmeno nell’anticamera del cervello di rivolgersi ai cittadini». Si è anche soffermato sulle polemiche che nelle scorse settimane lo hanno visto contrapporsi a Nichi Vendola, spiegando che «questa vicenda mi ha creato anche un problema personale». D’Alema ha raccontato di conoscere Vendola da quando aveva 15 anni, dicendo che «Nichi è un’immagine della mia giovinezza ma dall’altra parte c'è un progetto politico. Per superare il centrodestra bisogna unire le forze di opposizione e Vendola, nonostante il carisma non ci fa fare un passo avanti in questo percorso». «Il giovane Boccia – ha proseguito D’Alema sollecitato dalle domande del conduttore Fabio Fazio – rappresenta un progetto politico molto più ampio». L’ex premier non si è nemmeno risparmiato una battuta sull'immagine, veicolata spesso dai media, che in Puglia lo vorrebbe come il deus ex machina del Pd. «Se si vince – ha detto riferendosi a Boccia – avrà vinto lui, se si perde daranno la colpa a me, ma è anche giusto che chi ha la pelle più dura si assuma questo rischio». Riferendosi al governo D’Alema dice che in Parlamento sono fermi ben tre progetti di legge per fermare i magistrati; am continuano a dire di voler tagliare le tasse, ma poi a non farlo nei fatti. D’Alema conclude La realtà è testarda, negare la realtà è il modo peggiore di fare la politica. Io ho l'abitudine cattivissima di leggere i risultati, i numeri. E' una delle ragioni massime della mia impopolarità". 

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