Infine l'orgoglio dell'identità: «Non siamo ospiti nel centrosinistra ma costruttori del nuovo e non siamo neppure la pecora che segue il pastore ma pastori che insieme ad altri indicano la strada e quando serve anche cani che mandano via i lupi». Così Di Pietro ha tratteggiato il profilo dell'alleanza auspicabile con il Pd, insistendo che «deve fare i conti con noi, da parte nostra c’è il rispetto per tutti i partiti ma chiediamo lo stesso anche per noi». L’unica alleanza che l'Italia dei Valori può accettare è quella paritaria. «Innanzitutto bisogna chiedersi quale alleanza e per fare che cosa perché io non mi sento di propugnare un’alleanza così variopinta come quella dell’ultima volta (della precedente legislatura, ndr) nella quale mentre il governo decideva qualcosa sulle infrastrutture, c’erano dei ministri che telefonavano ai loro adepti sul territorio per dire "preparate le barricate". Insomma, un’alleanza non si può fare con chi tesse di giorno e sfila di notte, noi siamo un partito postideologico del fare».