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Anche con Renzi l'Italia vale poco Osannato (sopratutto in Francia) dopo la vittoria del 25 maggio che ha portato il Pd ad essere il partito europeo più votato in termini assoluti. Poi il passo falso della nomina della Mogherini. Sono bastati una decina di stati dell'Europa che di solito fanno gli "yes man" per bloccare la nomina del nostro ministro degli esteri e non è servita nemmeno la proposta da parte di Renzi di nominare al suo posto D'Alema (sembra che la Merkel si sia opposta perchè proveniva dal Pci). Un'altro sentore è il diktat congiunto Cameron-Hollande-Merkel a Putin per il cessate il fuoco in Ucraina pena la fuori uscita dal G20.

Pareva che con Renzi, l'Italia avesse ritrovato un pò di respiro e che fosse un pò più ascoltata a livello di internazionale, tanto da elevare lo stesso Renzi a leader di importanza per lo meno europea. E invece no, nessuno continua a considerarci ...

Provabilmente la verità è che la leadership va conquistata con il tempo e che un risultato elettorale, suppur buonissimo, ti può dare solo una fiammata; ma la stima va conquistata con il tempo. I "paesi yesman" hanno in mente ancora la vecchia Italia e credono che Renzi prima o poi si comporterà come i suoi predecessori.

I fatti concreti sono che Renzi ha ufficializzato la candidatura della Mogherini entro il 31 luglio, nonostante i veti, e che è disposto solo a optare per D'Alema, ma non per il ruolo di ministro degli Esteri europeo, che porta con se anche una vicepresidenza a Juncker. Una carta a favore della Mogherini è il fatto di essere una delle poche donne nominate dagli Stati (solo 4 su 28) e quindi presumibilmente si tenderà a salvarla, ma per un altro ruolo; magari all'immigrazione. Sarebbere però un insulto mettere un esponente italiano all'immigrazione per regolare il Frontex Plus perchè vorrebbe dire che gli stati non toccati dal fenomeno immigrazione potrebbero continuare a non occuparsene.

Sul fronte diplomazia mondiale, va fatta per notare anche una conferenza in cui oltre a Merkel, Cameron e Hollande si sono aggiunti anche Obama e Renzi e in cui si sono concordate le tattiche da adoperare sulla guerra Israele-Hamas. Bene per il gesto; male per le tattiche fallimentari. La guerra furoreggia più che mai.

Quindi chi vivrà vedrà, se Renzi riuscirà a fare le riforme in Italia e a farsi strada all'estero; aiuterà sia il suo paese, che la sua immagine (dell'Italia). Ma per fare questo deve affrontare molti oppositori sia esteri, che in Italia, sia addirittura nel suo partito. La storia è ancora da scrivere.

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