Cronaca politica - il sito di zon@ venerd́
M5s - il sito di zon@ venerd́



M5s, l'Isis e l'arte di dire sempre noIl Movimento 5 Stelle una volta eletto in Parlamento si posto come l'opposizione totale a tutto convinto che tutti gli altri partiti rappresentati in parlamento sarebbero presto caduti sotto i colpi delle proteste dei cittadini. Poi, però è arrivato Renzi e la sola critica non è bastata più. Solo che loro se ne sono accorti un anno dopo. Allora c'è stato il tentativo di Luigi Di Maio di rientrare nel dialogo istituzionale; ma il Movimento non ha resistito molto a ridiventare totalmente antisistema.

Tutto precipita parallelamente all'esplosione della crisi in Medio Oriente e nello specifico in Siria e Iraq. Alessandro Di Battista nel commentare il comportamento degli jihadisti dell'Isis dichiara che bisognerebbe dialogare con loro "Dovremmo smetterla di considerare il terrorista un soggetto disumano con il quale nemmeno intavolare una discussione" e che se un popolo si vede bombardato come unica possibilità ha quella di armarsi e farsi esplodere. Ovviamente ha tutto il mondo politico contro, ma la situazione sembra essere l'ennesimo comportamento grillino di dire no in quello a cui tutti gli altri sono d'accordo, a prescindere da quello di cui tratta la tematica. In parlamento loro e Sel votano no; tutti gli altri si.

Andrea Orlando come guardasigilli invita tutti i partiti dell'opposizione a partecipare alla presentazione della riforma della giustizia. Anche se è un provvedimento di competenza della sola maggioranza, sia Orlando, che Renzi, che il governo tutto ci tengono ad avere apporti dalle opposizioni proprio perchè la giustizia è un tema di cui per oltre vent'anni si è tentato di riformare, senza riuscirci. Il M5s rifiuta sdegnosamente l'invito accusando il Pd di fare accordi segreti con Berlusconi.

Questo comportamento non piace per niente al presidente Pd Matteo Orfini che unisce i due fatti e accusa il Movimento di Grillo di voler trattare con l'Isis, ma non con il governo. Matteo Renzi riprende l'accusa e condivide lo stesso concetto. E qui scoppia un putiferio; proprio perchè colpisce su quella che è sembrata una gaffe di Di Battista e che anche larga parte dell'ettorato grillino non ha capito.

A questo punto Beppe Grillo denuncia un complotto contro il M5s frutto di una campagna mediatica per screditare il movimento. Sarebbe falso infatti che loro vogliono dialogare con l'Isis. Poi però ribadisce quello che ha detto Di Battista. Ma anche Di Battista non si risparmia e concede il bis. Parla della decapitazione di James Foley perpetrata dall'Isis; che secondo lui è stata figlia dei comportamenti degli Usa, a partire da Guantanamo. L'Ambasciatore iracheno in Italia Saywan Barzani dice a Di Battista che se vuole andare in Iraq a dialogare con l'Isis il visto è già pronto. "Dialogare con i terroristi è impossibile, ma se l’onorevole Alessandro Di Battista ha la possibilità di entrare in contatto con i terroristi e vuole andare nelle zone sotto il loro controllo per intavolare con loro una discussione, sappia che il suo visto di ingresso in Iraq è pronto: può andare ad Erbil, raggiungere in qualche modo Mosul e convincere i terroristi a fermare il genocidio di cristiani e musulmani come sta avvenendo in questi giorni”.

Per commentare scrivere qui