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conferenza stampa Pd risultati europee

 Un risultato storico il 40,8% del Pd alle europee. Mai accaduto in nessun partito di sinistra nella storia della repubblica e con un solo precedente in generale nella Dc del 1958 di Amintore Fanfani. E' una vittoria di gruppo, ma è sopratutto una vittoria di Matteo Renzi e del suo modo di governare. Gli italiani hanno scommesso sulla ripresa economica promessa da Renzi e gli hanno dato la forza di realizzarla. Se dovesse essere al di sotto delle aspettative, al prossimo passaggio elettorale il Pd ne pagherebbe pesantemente lo scotto. Ora Renzi deve continuare con le riforme, ma non più solo in Italia, ma anche in Europa dove essendo il Pd il gruppo più consistente (dietro solo alla Cdu della Merkel) ha un potere di tratattiva più ampio. Sopratutto dopo le deblacle di Hollande, Cameron, Rajoy ecc.

Secondo grande vincitore è Matteo Salvini, che ha rivitalizzato la Lega e l'ha fatta salire al 6,2%. Ha convertito il programma dal federalismo all'anti-europeismo e medita di formare un gruppo europeo assieme alla Le Pen. Non solo, ha riattivato i rapporti con Forza Italia e con Fratelli d'Italia e sogna di diventare il punto di convergenza di tutto il centrodestra.

Gli sconfitti per eccellenza di queste elezioni sono Beppe Grillo e il Movimento 5 stelle calati dal 25,6% delle politiche dello scorso anno al 21,2 di queste europee. E' comunque un risultato importante per un movimento alla seconda importante tornata elettorale; ma il risultato tragico viene da come hanno condotto la campagna elettorale. Credevano, infatti, di essere superiori al 30% e sicuramente avanti al Pd, invece hanno perso addirittura voti. Tutto il movimento è in travaglio e sta studiando un modo di reinventarsi. Unica cosa sicura: Grillo non smobilita, si va avanti!

Altro grande sconfitto è Silvio Berlusconi. Forza Italia, infatti, cala al 16,8% segno che la leadeship del centrodestra ormai è vacante. Il fatto negativo è che gli esponenti azzurri non hanno dato segno di aver capito il perchè della loro sconfitta e hanno dato la colpa alle indagini su Berlusconi e alla sua incandidabilità quando invece hanno cambiato il nome a un partito dicendo che era quella la colpa del fatto che andavano male e nonostante tutto sono andati peggio. Anche in questo caso Berlusconi ha detto che non smobilita: finchè sarà in vita resterà in politica.

Tra gli altri partiti presenti nel governo la lista Ncd-Udc ce l'ha fatta per un soffio e questo li tiene in vita; ma elimina ogni possibilità che il partito di Alfano di diventare il punto di riferimento del centrodestra e di eventuali fuoriusciti da Forza Italia. In poche parole resta solo un partitino. Scelta Civica infine scompare perdendo dieci punti percentuali e arrivando a meno dell'1%.

All'opposizione Fratelli d'Italia non ce la fa per poco, ma raddoppia i voti rispetto allo scorso anno (da 1,9 a 3,7%); mentre ce la fa la Lista Tsipras facendo entrare sia Sel che il Prc nell'Europarlamento.

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