I ministri degli esteri italiano e francesce Mogherini e Fabius sono riusciti a far schierare l'Unione Europea per il riarmo della popolazione kurda all'interno del conflitto siriano-iracheno. L'obiettivo è quello di sconfiggere i miliziani dell'Isis che stanno conquistando larghe parti dei due stati. Mentre è affidabile il nuovo governo iracheno di al-Abadi, così non si può dire per quello siriano di Assad. C'è invece la minoranza curda nel nord Iraq da sostenere e, appunto, armare.
Il governo italiano ha deciso di sottoporre la missione curda all'approvazione del parlamento sicuro di ottenere l'approvazione in tempi brevi, ma volendo discutere dell'argomento. E qui interviene la reazione del grillino Alessandro Di Battista. Colui che fu protagonista in tv con la Bignardi di una sceneggiata post programma perchè la giornalista faceva il suo lavoro o che nell'anno prima di essere eletto dichiarava un reddito di 3.176€ annui (264€ mensili). Ebbe Di Battista ha affermato che "L'obiettivo politico dell'Isis, ovvero la messa in discussione di alcuni stati-nazione imposti dall'occidente dopo la I guerra mondiale ha una sua logica. Il processo di nascita di nuove realtà su base etnica è inarrestabile sia in Medio Oriente che in Europa. Bisogna prenderne atto e, assieme a tutti gli attori coinvolti, trovare nuove e coraggiose soluzioni. Dovremmo smetterla di considerare il terrorista un soggetto disumano con il quale nemmeno intavolare una discussione. Nell'era dei droni e del totale squilibrio degli armamenti il terrorismo, purtroppo, è la sola arma violenta rimasta a chi si ribella. Se a bombardare il mio villaggio è un aereo telecomandato a distanza io ho una sola strada per difendermi a parte le tecniche nonviolente che sono le migliori: caricarmi di esplosivo e farmi saltare in aria in una metropolitana. Non sto ne giustificando né approvando, lungi da me. Sto provando a capire. Per la sua natura di soggetto che risponde ad un'azione violenta subita il terrorista non lo sconfiggi mandando più droni, ma elevandolo ad interlocutore".
Ovviamente milioni e milioni di critiche dal mondo politico e sociale al Di Battista-pensiero. Daniela Santanchè: "Game over per la credibilità e per il margine di tollerabilità del Movimento 5 Stelle. Forse Grillo e compagni non ricordano cosa il terrorismo ha significato per l'Italia e per il mondo: migliaia di vittime, famiglie intere distrutte, un clima di pericolo insostenibile". Debora Serracchiani: "Le parole del senatore Di Battista non vanno sottovalutate perché rappresentano un pericolo per la tenuta di principi sui quali non si può transigere, e anche perché delineano un indirizzo preoccupante della politica estera del M5S". Nunzia De Girolamo: "Mentre migliaia di uomini sono trucidati, bambini rapiti e donne massacrate Di Battista cerca il suo momento di notorietà. Fa pena la sua ignoranza, indigna la sua arroganza". Antonio De Poli (Udc): «Giustificare il terrorismo è un gesto di ignoranza che ferisce la comunità occidentale. Mi auguro che dai Cinquestelle arrivi presto una smentita».
Io penso che sia del tutto sbagliato parlare di Isis come popolo oppresso che si difende rispondendo ai bombardamenti come può. In quel territorio c'erano curdi, siriani e iracheni: loro sono gli occupanti. Dell'Isis sappiamo che hanno una visione dogmatica della vita. Ci sono arrivate parecchie notizie dell'Isis, la cui veridicità non è stata confermata, come ad esempio l'infibulazione di tutte le donne. Una notizia accertata e documentata è la distruzione della moschea di Nabi Yunis una volta conquistata Mosul. Considerata dai miliziani un «luogo di apostasia e non di preghiera», in quanto «frequentato sia da musulmani sia da cristiani». In poche parole chi non la pensa come loro deve essere cancellato dalla storia. Facendo le dovute differenze mi sembra un pò il pensiero del Movimento 5 Stelle. Chi non la pensa come loro è un coglione e non ha capito nulla dalla vita. Consiglio ai parlamentari grillini di farsi promotori di un dialogo di pace (magari via streaming) con i miliziani dell'Isis. Indubbia la loro non riuscita, scommesse sul fatto che riportino o meno la loro testa a casa...