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Sparatoria davanti Palazzo Chigi proprio, mentre stava giurando il Governo Letta. Due carabinieri sono rimasti feriti e poco dopo è stato fermato un uomo, anche lui colpito, mentre tentava la fuga. Secondo le prime informazioni si tratta di un muratore italiano, calabrese. Luigi Preiti, 46 anni, non ha precedenti penali e secondo gli inquirenti non sarebbe affetto da patologia psichiatrica. "Ha perso il lavoro e si è separato dalla moglie, è padre - spiega Arcangelo Preiti - Dopo aver perso il lavoro è tornato in Calabria a vivere con i miei genitori". Mentre prestavano giuramento al Palazzo del Quirinale, i componenti del governo di Enrico Letta hanno avuto la notizia degli spari. Il presidente del Consiglio dei ministri, Enrico Letta, e i ministri hanno giurato nelle mani del Capo dello Stato, pronunciando la formula di rito. Erano presenti, in qualità di testimoni, il Segretario generale della presidenza della Repubblica, Consigliere di Stato Donato Marra, e il consigliere Militare del presidente della Repubblica, Generale Rolando Mosca Moschini.

Berlusconi (Pdl). Non si poteva dire di no al governo, ovvero a Napolitano, a rischio di rompere il clima di tregua giudiziaria che si è creato all’ombra del Quirinale. Ma finisce qui. E da oggi, il voto è questione di mesi, non di anni. “Abbiamo trattato per formazione del governo senza porre alcun paletto, senza impuntarci su nulla, escludendo persone che fossero ministri in precedenti governi”.

Bersani (Pd). "Pur in condizioni non semplici e con l'esigenza di un compromesso, questo governo - ha detto Bersani - ha freschezza e solidità. Saprà affrontare le difficoltà e le sfide che il Paese ha di fronte".

Monti (Sc). "A Letta ho detto che intendo dargli il mio grande appoggio: è la persona più giusta". "L'agenda? La deve dettare lui". Sull'Imu: "L'Italia cresce meno del resto dell'Europa. L'Imu non è un tema. Se ne parla troppo". 

Casini (Udc). "Speriamo che oggi si chiuda in Italia la stagione degli odii e veleni. Auguri al Presidente Letta e a un Governo che sembra autorevole e ben strutturato per affrontare le sfide del Paese".

Pannella (Radicali). Voglio dare un suggerimento, so che in Italia sono tantissimi coloro che sono felici di questa notizia che cade l'ostracismo antidemocratico della partitocrazia con la candidatura di Emma Bonino. Manifestiamo in giro per le città con le macchine, con i fari accesi anche di giorno". "Festeggiamo in modo popolare questa vittoria del popolo perchè da 15 anni il popolo cerca di ottenere che fosse ascoltato e accettato quello in tutti i modi il popolo italiano ha suggerito. Grazie a Napolitano e a Letta per questa scelta che ha comportato un grande coraggio eccezionale e per questo regime di ascolto democratico e ragionevolezza per il futuro dell'Italia e non solo".

Grillo (M5S). «Con il governo Letta il terzo giorno è resuscitato Barabba». In occasione delle consultazioni del M5S il premier incaricato aveva concluso l'incontro citando proprio Grillo che nello stesso giorno aveva puntato l'indice contro il 25 aprile: «è morto» aveva detto parafrasando una canzone di Francesco Guccini. Enrico Letta aveva però chiosato: «Beppe Grillo dice che il 25 Aprile è morto. Anche Dio è morto, ma Grillo non dice che dopo tre giorni è risorto..».

Vendola (Sel). «Questo governo una rivoluzione? Lasciamo perdere. Rivoluzione era dal mio punto di vista continuare con il metodo Boldrini e andare in terre incognite a perlustrare nell’area del movimento 5 stelle. Oggi questo è un modo intelligente di gestire la restaurazione»

Nencini (Psi). “Voglio esprimere la mia soddisfazione, sobria, per la squadra che siamo riusciti a comporre, per la disponibilità riscontrata e per le competenze al servizio del Paese”.

Tabacci (Cd). "Il Presidente Napolitano ha scelto con saggezza unendo nella persona di Enrico Letta politica, competenza e novità".

Maroni (Lega). "Negli ultimi giorni sono stati fatti passi indietro, oggi vediamo un Governo dove il Nord non c'è. Se non avremo risposte concrete sui temi che ci interessano fatalmente staremo all'opposizione".

Meloni (Fdi). ''Non aderisco a questo percorso: la scelta di Letta è frutto di un compromesso al ribasso, una riproposizione del governo Monti in salsa politica, non è la risposta che l'Italia merita''. "L'Italia ha bisogno di idee nuove, protagonisti nuovi, risposte coraggiose, non di quello che stiamo vedendo negli ultimi anni''. 

Ingroia (Rc).“Piuttosto di un governo di larghe intese si torni a votare”, “la strada su cui si sta incamminando il governo in formazione non è in linea con le richieste di cambiamento dei cittadini. Si profila ancora una maggioranza anomala che mette insieme partiti che si sono dati battaglia senza esclusione di colpi durante la campagna elettorale e questo crea disorientamento per i cittadini e rischia di accrescere e approfondire il fossato tra i cittadini e le istituzioni politiche”.

Di Pietro (Idv). "Berlusconi - scrive in un Tweet il leader dell'Italia dei Valori- con questo governo, si è assicurato l'impunità e il Paese è stato condannato. È un vergognoso inciucio. Per la Casta è l'ultimo valzer".

Ferrero (Prc). "La nomina di Enrico Letta a presidente del Consiglio segna la piena continuità con il governo Monti: entrambi fanno parte della Trilateral Commission, fondata da Rockefeller e che costituisce uno dei centri di direzione più rilevanti del capitalismo internazionale. Il fatto che la Trilateral continui a nominare i presidenti italiani significa che siamo stati definitivamente trasformati in un protettorato, in cui la sovranità del popolo italiano è un puro simulacro. Facciamo appello a tutte le forze di sinistra per costruire una opposizione unitaria a questo ennesimo governo dei poteri forti".

Diliberto (Pdci). "Un governo di segno marcatamente conservatore, frutto di un'inaudita intesa del Partito democratico con la peggiore destra di Europa".

Storace (Destra). ''Se saranno bravi governeranno. Peccato che nell'impresa non potrà cimentarsi alcuna personalità politica. Nasce col giuramento di stamane il governo Letta, come vicepremier e ministro dell'Interno c'è Angelino Alfano. Ma il Letta di cui si parla, come si sa, è quello sbagliato, è iscritto al Pd, non ha partecipato alle primarie, ma a una specie di Quirinarie non grilline, nel senso che è stato reclutato direttamente da Napolitano''.

Miccichè (Grande Sud). “Siamo contenti dell’ incarico ad Enrico Letta. Abbiamo ribadito che siamo favorevoli a votare un governo di pacificazione e questo puà essere fatto se il Sud diventa priorità del Governo. Nel discorso di Napolitano il sostantivo più utilizzato è responsabilità, senza la quale nessun progresso può essere fatto se non spezzando la spirale di regresso del Mezzogiorno. L’Italia cresce se cresce il Sud”.

Boselli (Verdi), Fini (Fli) Lombardo (Mpa) e Fare per fermare il declino (senza leader) non hanno rilasciato dichiarazioni.

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