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Torna a calcare la mano. Stavolta in modo pesantissimo. Lo fa con una sortita contro Roma e i romani che scatena reazione critiche sia dalla maggioranza che dall'opposizione. Umberto Bossi, parlando ieri nel corso di un'iniziativa a Lazzate, si scaglia contro l'ipotesi di spostare il Gran Premio di Formula Uno da Monza nella capitale: "I romani se lo possono dimenticare, Monza non si tocca e a Roma possono correre con le bighe". Ma il ministro delle Riforme va ben oltre. E si lascia andare a uno sprezzante attacco ai cittadini di Roma. "Basta con Senatus Populusque Romanus, 'il Senato e il popolo romano', io dico 'sono porci questi romani'", scandisce fra gli applausi del pubblico e le risate del figlio in piedi accanto a lui. In serata una precisazione che getta altra benzina sul fuoco: "La mia era una battuta, ma dalle reazioni che vedo in queste ore mi viene da pensare che a Roma si sentano in colpa". "Del resto al nord hanno portato via prima l'aeroporto di Malpensa e adesso vogliono prenderci anche il Gran Premio di Monza. Il Giro d'Italia non arriva più a Milano, a Venezia hanno impedito di avere le Olimpiadi - continua il ministro - Mettiamo insieme tutte queste cose e si capisce che il nord non può amare Roma". Ed ancora: "Tutti sanno che io non ce l'ho mai avuta con il popolo romano, ma ce l'ho con Roma apparato che ruba la libertà e la ricchezza a chi la produce".

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