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Mastella-Di Pietro, è scontro – L’ex pm di Milano Antonio di Pietro ha chiesto al presidente del Consiglio Romano Prodi di “valutare se sia opportuno” che il leader dell’Udeur Clemente Mastella, coinvolto nell’inchiesta ‘Why not’ di Catanzaro resti al suo posto. Immediata la risposta del Guardasigilli, che ha invitato il leader dell’Italia dei Valori a presentare la sua richiesta in parlamento mettendo però sul banco le sue dimissioni dal Ministero delle Infrastrutture.
Cresce dunque di intensità il botta e risposta tra il ministro Clemente Mastella e il ministro Antonio Di Pietro. Al centro della questione, il caso del pm di Catanzaro Luigi de Magistris e l’inchiesta Why Not. Ed è proprio la notizia della decisione della procura generale di Catanzaro di avocare la suddetta indagine a innescare la querelle tra il ministro delle Giustizia e quello delle Infrastrutture.

‘Why Not’ – Sabato, l’inchiesta sul presunto illecito di finanziamenti pubblici, in cui il ministro Mastella risulterebbe indagato, è stata avocata dalla procura generale di Catanzaro per presunta incompatibilità del pm De Magistris, per il quale lo stesso Guardasigilli ha chiesto il trasferimento al Consiglio superiore della Magistratura.
Secondo il ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro, quello che è accaduto “è un dato politico di estrema gravità che coinvolge non tanto ed oramai non più solo il ministro di Grazia e Giustizia ma l’intero governo”. Per il leader dell’Idv, il premier Prodi è chiamato ora “ad una delicata assunzione di responsabilità” in merito all’opportunità che sia lo stesso ministro della Giustizia il titolare dell’azione disciplinare nei confronti delle stesso magistrato, per l’appunto De Magistris, che lo ha sottoposto sotto indagini.

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