Il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, chiede di ridurre da subito la compagine governativa senza aspettare il prossimo governo, come stabilisce una norma della Finanziaria approvata oggi dall'aula del Senato. "Premesso che la norma si applica dal prossimo governo, nulla vieta di farlo adesso. Ecco perché noi rilanciamo l'idea che dopo la Finanziaria sarà urente rilanciare il problema della compagine governativa", ha detto Di Pietro conversando con i cronisti al Senato. La Finanziaria prevede che dal prossimo governo il numero dei ministri sia limitato 12 e la compagine complessiva a 60 tenendo conto di vice ministri e sottosegretari. Secondo Di Pietro, si potrebbe ridurre già ora il numero dei ministeri di 8-10 unità e del 50% il numero dei sottosegretari.