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"Si deve tornare alla Legge Reale. Anzi bisogna fare la 'legge Reale 2'. Contro atti criminali come quelli di Roma. Si devono prevedere arresti e fermi obbligatori e riti direttissimi con pene esemplari". E' quanto propone il leader Idv Antonio Di Pietro per fronteggiare una "situazione d'emergenza come l'attuale". Parole che fanno riferimento agli incidenti avvenuti a Roma 1sabato durante la manifestazione degli indignati. Invoca la linea dura l'ex pm: "Non è tempo di rimpalli ma di un'assunzione di responsabilità da parte di tutte le forze politiche per creare una legislazione speciale e specifica che introduca specifiche figure di reato, aggravamento dei reati e delle pene oggi previste, allargamento del fermo e dell'arresto, riti direttissimi che permettano in pochi giorni di arrivare a sentenza di primo grado". Sul fronte preventivo secondo il leader idv dovrebbero essere inserite disposizioni "già sperimentate per gli ultrà sportivi", come "il divieto di dimora in particolari giornate, o l'obbligo di dimora".

Maroni (Lega): "Sono d'accordo con Di Pietro, domani annuncerò nuove misure legislative, che possano consentire alle forze dell'ordine di prevenire più efficacemente le violenze come quelle di sabato".

Vietti (Udc): "Sono contrario a legiferare sull'onda dell'emotività. Questo produce una legislazione contrasddittoria e inefficace".

Alemanno(Pdl): "I violenti non devono avere alcuna forma di indulgenza e di comprensione perché solo così possono essere colpiti e non c'è rischio di avere reazioni negative rispetto a questo intervento che deve essere fatto in modo preventivo tutto l'anno. Il primo passo è isolare in maniera definitiva i violenti come è stato fatto negli anni '70 quando fu isolato il terrorismo. Quello della manifestazione e' il momento ultimo prima di quello c'è tutto un anno di impegno, di intelligence, di contrasto ai violenti, di isolamento politico dei violenti che deve essere sostanziale".

Montezemolo: "Quello che è successo sabato a Roma è veramente allucinante e ogni commento sarebbe ovvio. Quello che si è visto fa torto a tanti giovani che volevano portare in modo costruttivo e pacifico le loro istanze".

Bonelli (Verdi): Nettamente contrari alla proposta di Di Pietro i Verdi, "irricevibile": "Noi Verdi siamo stati tra i primi a condannare con durissima fermezza gli scontri del 15 ottobre: i violenti che hanno dato vita a quella guerriglia vanno immediatamente arrestati e puniti severamente. Ma tra questo e ridurre le libertà democratiche come è avvenuto negli anni '70 c'è una grossa differenza".

Cicchitto (Pdl): la proposta di Di Pietro dopo gli scontri di Roma va presa con grande beneficio di inventario. La sua e' una linea oltranzista da tutti i punti di vista nel senso dei rapporti con le forze sociali piu' scatenate da un lato e nel senso repressivo dall'altro.

Ignazio Marino (Pd): ''Per quanto ritenga irrinunciabie la condanna delle terribili violenze avvenute durante la manifestazione di sabato, non ritengo che rispolverare leggi speciali sia la strada da seguire. Si tratta di provvedimenti che hanno compresso irrimediabilmente le liberta' di tutti e hanno un sapore antidemocratico: non possiamo permettere che la violenza dei black bloc ci porti a mettere in discussione lo stato di diritto. Siamo andati oltre gli anni Settanta e non possiamo permetterci di tornare indietro. A mio parere oltre a punire in maniera esemplare i responsabili delle violenze, e' necessario provvedere a una reale applicazione delle leggi esistenti, intervenendo poi anche su tutti i meccanismi per arginare l'esclusione sociale".

Rosy Bindi (Pd): "Invocare leggi che non ci sono più nel nostro paese dimostra una debolezza dell'attuale ordinamento e dell'attuale politica. Occorrono certo misure repressive, e soprattutto occorrono una grande prevenzione e misure capaci di sconfiggere i violenti; non serve tornare al passato, e non si devono privare i cittadini delle loro libertà e garanzie".

Vendola (Sel): «Lo stato di diritto non deve essere sacrificato per la violenza di pochi».

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