Cronaca politica - il sito di zon@ venerd́Italia dei Valori - il sito di zon@ venerd́



Con il vicepresidente del Csm Nicola Mancino che rilancia una vecchia e dibattuta questione: «Non ritorni con la toga chi si candida in politica». L’ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris sceglie la politica e non tornerà alla toga. Lo ha detto confermando la sua candidatura alle Europee dove “correrà” per l’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro, come lui, ex magistrato. Perché la politica? «Scelgo la politica perchè non mi hanno lasciato fare il pm».

Manca solo l’ok del Csm: un primo sì alla concessione dell’aspettativa è stato già concesso. De Magistris è amaro: «Sono stato in qualche modo ostacolato nella mia attività di magistrato che non posso più esercitare da alcuni mesi, ma quello che ancora mi inquieta di più, in questo momento storico, è l’attività di delegittimazione di ostacolo e di attacco nei miei confronti, della mia professione, e di tutti coloro che hanno cercato in questi anni di accertare i fatti».

Adesso ci sarà il fronte politico dove De Magistris, eletto o no, sbarca con tutto il suo peso (con l’Idv ci saranno anche il giornalista del Corsera Vupio e la presidente del comitato vittime della mafia, Alfano) e “memoria”.

Poche ore dopo l’annuncio un’altra notizia per De Magistris che arrivava alla Procura di Roma: indagato a Roma per abuso d’ufficio e interruzione di pubblico servizio, iper l’inchiesta avviata lo scorso dicembre dalla procura generale di Catanzaro, che indagò per i medesimi reati anche sette pm della procura di Salerno, tra cui l’ex procuratore capo Luigi Apicella, sospeso dal Csm. La vicenda è legata allo scontro tra le procure di Catanzaro e Salerno esplosa dopo che il magistrato confidò ai colleghi campani di aver subito pressioni dai suoi superiori per le indagini che conduceva su politica e malaffari. Per competenza territoriale, le indagini su De Magistris le avrebbero dovuto svolgere i magistrati di Napoli, ma il giudice è stato trasferito per “incompatibilità” proprio al Tribunale del riesame di Napoli e quindi il faldone è stato indirizzato alla procura della capitale, anche se, per un complicato gioco di competenze, il fascicolo potrebbe pasare a Perugia.

Replica De Magistris: «Sono accuse del tutto infondate. Rientra nelle plurime, reiterate e infondate segnalazioni di reato che provengono dai magistrati di Catanzaro, indagati per fatti gravissimi dalla Procura di Salerno».

Si candida per difendersi dalle nuove indagini a suo carico? gli ha chiesto un giornalista. «E’ proprio il contrario. Prendo atto che la notizia esce proprio il giorno in cui viene presentata la mia candidatura, ma sono abituato a questo ed altro. Non mi faccio condizionare da vicende che non hanno alcun fondamento».

Nicola Mancino invece ribadisce un pensiero che è da sempre sul tavolo delle discussioni: «I magistrati che scelgono la politica non dovrebbero più tornare in magistratura. è preferibile che sia stabilito il divieto di rientrare nell’ordine giudiziario e sia garantita, a domanda, la mobilità nella Pubblica amministrazione nella funzione e nel ruolo pressapoco corrispondenti a quelli di provenienza».

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