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Nel 2003 Berlusconi era presidente di turno del Consiglio Europeo e in una seduta al Parlamento europeo diede del kapò a Martin Schulz. Undici anni dopo ha raddoppiato; ricordando quell'episodio ha detto che i tedeschi in quell'occasione se la sono presi molto di quello che aveva detto a Schulz perchè per loro i campi di concentramento non sono mai esistiti. Ovviamente le reazioni sono state pesanti da parte di tutta la sinistra europea e sono anche arrivate precise richieste al Ppe (partito europeo di cui Forza Italia fa parte) per cacciare il partito di Berlusconi dai propri affiliati. Dai popolari europei nessun commento ufficiale; molti deputati si sono limitati a dire che Silvio Berlusconi è fuori dalla realtà e che anche se è offensivo non rappresenta più l'Italia. Forza Italia si era affiliata al Ppe non per convinzione politica; ma perchè era il più grande partito del centrodestra europeo. Le differenze sono state sempre tante e si sono acuite con lo svolta anti-euro di Berlusconi. Stessa critica però va fatta anche al Ppe che per superare il Pse in seggi accoglie tra le sue fila di tutto (persino gli ungheresi del Fidesz che stanno abbattendo la democrazia magiara). Diciamo che il partito europeo con cui Forza Italia ha più in comune sono gli Ecr, cioè i conservatori europei (che è un gruppo euroscettico). Chissà se il Ppe ingoierà il rospo pur di restate il partito più numeroso o se sarà Forza Italia a prender questa decisione. Sopratutto, chissà se Berlusconi in questa campagna elettorale riuscirà a fare un nuovo miracolo e a riguadagnare preferenze nell'ultimo mese. Ora come ora Forza Italia è sotto il 20% e verrebbe superato non solo dal Pd, ma anche dal M5s. Per questo Berlusconi prova ad alzare i toni. Speriamo sia la volta buona che sparisca dalla nostra vista.