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Il tandem Tosi-Meloni
Berlusconi
 pare proprio non voler mollare la presa nonostante la condanna definitiva e la relativa incandidabilità che gli piove sulla testa. Però nel centrodestra pare non siano proprio tutti yesman e si sta iniziando a parlare del dopo. Proprio per il fatto che se ne parla la sua posizione non pare così solida.

A rompere il ghiaccio è Flavio Tosi, leghista non ortodosso: bisogna "guardare avanti, sono pronto a candidarmi per la premiership" del centrodestra, annuncia. In "primarie all'americana" il Carroccio può giocare "un ruolo di primo piano", concorda il segretario della Lega in Emilia, Fabio Rainieri. E se Roberto Maroni tace, entusiasta appare Giorgia Meloni: "Ci vediamo a settembre ad Atreju per aprire una nuova stagione del centrodestra", dice al sindaco di Verona la capogruppo di Fratelli d'Italia". Tosi risponde soddisfatto: "Un ticket con la Meloni? Ci sto, con lei ho un buon rapporto".

"Tosi alle primarie? Prende il 4%. Con Meloni? Vanno al 9%", commenta velenoso su Twitter Roberto Formigoni. E la pidiellina Licia Ronzulli dichiara che finché c'è Berlusconi leader "non servono primarie". Denunciando così, osserva Fabio Rampelli, una "giustificata agitazione dei cugini del Pdl" per quello che dentro Fratelli d'Italia già definiscono il ticket Meloni-Tosi. Guido Crosetto invece pare soddisfatto: "Mi sembra un buon ticket anche se lo invertirei. Ma va benissimo". Uno scenario avvalorato dalle parole dello stesso sindaco di Verona, che proprio in riferimento al Cavaliere spiega: "Se nel Centrosinistra il candidato sarà Renzi, e non vedo altri nomi possibili, dubito che Berlusconi si candidi contro di lui". In questo caso, quindi, per il primo cittadino scaligero la strada verso la leadership della coalizione di Centrodestra (appare scontato che alle prossime elezioni il Carroccio si allei con la futura Forza Italia) sarebbe spianata.

Nel comizio di Ferragosto Umberto Bossi ha giocato duro contro l’avversario interno Flavio Tosi, il vice-segretario federale che ambisce alla leadership del centrodestra magari in alternativa a Marina Berlusconi. «Mi fa ridere», ha detto Bossi del sindaco di Verona. «Chi lo vuole Tosi? Ci andrebbe bene perché così andrebbe fuori dalle scatole dalla Lega, ma - ha aggiunto - non penso riuscirebbe a combinare qualcosa, quello che è riuscito a combinare è perché era sul carro della Lega». Se dovesse scegliere in ipotetiche primarie di coalizione, Bossi non avrebbe dubbi: meglio Marina. E, se Tosi non decide fra essere nella Lega o fuori, allora «vaffanculo». 

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