''Cerco la destra''. Si conclude così la lettera inviata questa
mattina al senatore di An Franco Servello, coordinatore dell'Assemblea
nazionale di An, con la quale Francesco Storace ha annunciato le sue
dimissioni dall'Assemblea nazionale del partito.
Nella sua lettera Storace mette sotto accusa la gestione
''monocratica'' del partito, le correnti, ''ridotte a bande per
autotela'', la posizione pro-referendum elettorale, l'azzeramento del
dipartimento condotto da Daniela Santanchè e contesta la mancata
riunione degli organi di An. Il tutto alla luce di ''un esito non
esaltante per il partito'', alle amministrative. Un partito che,
denuncia, ''all'opposizione di un governo devastante per l'Italia, non
riesce ad approfittare della vittoria del centrodestra, anzi arretra
vistosamente. Non c'è capacità di autocritica, non c'è più luogo dove
dibattere''.
''Dimissioni, dunque: credo di avere il dovere di farlo perché non
credo che abbia più senso continuare a fare parte di un organo
dirigente - sia pure assembleare - di un partito monocratico, nel quale
non ha diritto di cittadinanza la discussione interna''.
La replica del senatore Franco Servello in una lettera inviata a
Storace. "Ho preso atto, mio malgrado, delle tue dimissioni da
componente dell'Assemblea nazionale - si legge -. Esse saranno poste
all'ordine del giorno della prossima convocazione dell'Assemblea, unico
organo centrale abilitato ad accettarle o respingerle. Con viva
cordialità".
Storace commenta ironico: "Desidero ringraziare affettuosamente il
sen. Franco Servello per la sua calda e appassionata risposta. Manca
solo la musica classica...".