Il quotidiano «La Stampa» è il primo ad essere al centro delle azioni penali dell’ ex ministro. Nei prossimi giorni tornerà nuovamente alla procura di Roma per depositare un’ analoga querela, questa volta nei confronti della «Repubblica»
ROMA - Dopo aver definito «schizzi di fango» le accuse piovutegli addosso in seguito allo scandalo «Laziogate», l’ ex ministro della Salute Francesco Storace passa al contrattacco. Come annunciato nei giorni scorsi, l’ esponente di Alleanza Nazionale ha presentato la prima di una serie di querele per diffamazione. Il quotidiano «La Stampa» è il primo ad essere al centro delle azioni penali dell’ ex ministro.
La querela è stata presentata oggi alla procura di Roma, ma sarà trasmessa per competenza territoriale alla magistratura di Torino, città dove si stampa il giornale. Nei prossimi giorni Storace tornerà nuovamente alla procura di Roma per depositare un’ analoga querela, questa volta nei confronti della «Repubblica».
L’ attività istruttoria dei procuratori aggiunti Italo Ormanni e Achille Toro, nonchè del sostituto Francesco Ciardi prosegue intanto spedita con le audizioni dei testimoni. Il primo ascoltato oggi è stato Mario Carnevale, all’ epoca dei fatti direttore amministrativo del comitato elettorale della Lista Storace. Il teste ha detto di non aver mai saputo di presunte attività di spionaggio nei confronti di Piero Marrazzo e di Alessandra Mussolini. Nel pomeriggio è stata invece sentita, in qualità di indagata in procedimento connesso, una cancelliera del tribunale già coinvolta nell’ inchieste per aver autenticato le firme fasulle di Alternativa Sociale. La cancelliera, chiamata a fornire alcune precisazioni in merito all’ attività svolta all’ epoca, ha già definito la sua posizione facendo ricorso all’ oblazione, istituto del codice che consente di estinguere il reato.
Domani, intanto, dovrebbero giungere dalla procura di Milano altri documenti relativi al fascicolo di indagine emesso dal gip da cui sono scaturiti gli arresti dei due 007 che avrebbero spiato Marrazzo e Mussolini, Pierpaolo Pasqua e Gaspare Gallo. L’interrogatorio di quest’ultimo, che avrebbe fatto alcune ammissioni durante l’interrogatorio di garanzia nei giorni scorsi, sarà fatto dai pm Ciardi, Ormanni e Toro che in settimana dovrebbero recarsi a Milano.