Jeffrey Goldberg ha intervistato Fidel Castro all’Avana per il mensile The Atlantic. Alla domanda se ci fosse qualcosa del modello cubano che valesse ancora la pena esportare, Castro ha risposto “Il modello cubano non funziona più neanche per noi”. Nel corso della stessa intervista, conclusa con una visita all’acquario dell’Avana (dove lavora anche la figlia di Ernesto Che Guevara, Celia), Goldberg ha raccolto il pensiero di Castro anche sulla crisi missilistica del 1962 fra l’Unione Sovietica e gli Stati Uniti oltre a una condanna dell’atteggiamento del primo ministro Ahmadinejad nei confronti di Israele. Riguardo alla lettera scritta da Castro a Kruscev in cui si chiedeva ai russi di considerare l’intervento con testate atomiche se gli Stati Uniti avessero attaccato Cuba, il giornalista americano ha chiesto a Castro: “A un certo punto dalla sua posizione sembrava logico chiedere all’Unione Sovietica di bombardare gli Stati Uniti. A suo giudizio le pare che fosse logico?”. La risposta di Fìdel è stata: “Dopo aver visto quello che ho visto, e sapendo ciò che so, non ne è valsa assolutamente la pena”. Una settimana fa, Castro aveva assunto le proprie responsabilità anche in merito alla persecuzione degli omosessuali a Cuba, dichiarando che le persecuzioni erano state un "momenti di grande ingiustizia" e che se ne assumeva la responsabilità.