In Cile il Movimento di Integrazione e Liberazione Omosessuale ha iniziato una campagna nazionale per chiedere la modifica dell’articolo 365 del Codice Penale (qui sopra il manifesto) che fissa a 18 anni l’età per rapporti sessuali consensuali nel caso di persone omosessuali mentre per rapporti eterosessuali l’età minima è di 14 anni. In caso di rapporto sessuale con gay minorenni si ha una condanna dai 61 giorni ai tre anni di carcere. Rolando Jiménez, presidente del Movimento, così giustifica la campagna, sostenuta anche da parlamentari: “Vogliamo che tutti i giovani del nostro paese vengano trattati allo stesso modo dalla legge, senza stabilire alcuna differenza a partire dall’orientamento sessuale o identità di genere”. Ovviamente per le associazioni gay cilene gli abusi sessuali devono essere puniti, ma ritengono sia illegale valutare le persone in base all’orientamento sessuale o all’identità di genere. Chissà se anche da loro prima o poi si inalbererà qualche vescovo che affermerà che è naturale che gli etero facciano sesso prima dei gay e quindi le cose non si possono cambiare…