Tutto in famiglia. Questa sera, alle 19.00 italiane, Cristina Fernandez Kirchner ha ricevuto nel Parlamento le insegne del comando dal marito Nestor Kirchner, in una situazione che non ha precedenti nel mondo: è lei, ora, il presidente dell'Argentina.
E' la prima volta nella storia mondiale che, nell'ambito di processi elettorali democratici, la guida di uno Stato viene trasferita fra marito e moglie. Vestita con un sobrio tailleur bianco, la Fernandez Kirchner ha giurato in Parlamento "per Dio, la Patria e sui Santi Vangeli" di accettare la guida del paese.
Il compito difficile di CK
Vinte le elezioni dello scorso 28 ottobre, la senatrice 56enne avrà come suo vice Julio Cobos, mentre manterrà pressoché invariato l'esecutivo del marito: "Gli argentini non vogliono vivere più in un Paese dove tutto cambia ogni 4 anni", aveva affermato appena tre giorni fa Cristina, anche suo marito, nel cederle il posto, ha detto:
Se la Kirchner trova un paese decisamente più stabile di quello "raccolto" dal marito dopo la drammatica crisi economica di inizio secolo, dovra' comunque affrontare alcuni problemi di fondo più che mai in attesa di una soluzione, primo fra tutti un'inflazione che continua a galoppare, pur con dei conti in ordine, e una forte polarizzazione della ricchezza.
A Buenos Aires l'America latina
Tra i capi di Stato presenti alla cerimonia, Hugo Chavez (Venezuela), Luiz Inacio Lula Da Silva (Brasile), Rafael Correa (Ecuador), Nicanor Duarte Frutos (Paraguay), Tabare Vazquez (Uruguay), Evo Morales (Bolivia), Michelle Bachelet (Cile), Alvaro Uribe (Colombia) e José Manuel Zelaya Rosales (Honduras).