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Argentina


Cristina Fernandez Kirchner é data come sicura vincitrice delle elezioni presidenziali in Argentina, a una settimana dal voto di domenica prossima 28 ottobre. La first lady del presidente uscente, Nestor Kirchner, dovrebbe vincere addirittura al primo turno sulla radicale Elisa Carriò e sull'ex ministro dell'economia Roberto Lavagna. Nella storia c'é una coppia che può essere paragonata ai Kirchner? Nella sua risposta, Torcuato Di Tella, uno dei più brillanti sociologi argentini, già ministro della cultura di Kirchner, non ha esitazioni: "I re cattolici della Spagna, Isabella di Castiglia e Ferdinando d'Aragona: ognuno aveva la sua propria forza".

Cristina è l'emblema del peronismo moderato. A una tattica per riunire tutti i leader politici argentini si deve il fatto che gli strateghi della campagna elettorale della signora Kirchner hanno praticamente abolito il termiine "peronismo" e "giustizialismo" (nome ufficiale del partito creato da Juan Domingo Peron) dall'attuale materiale elettorale. "Con i Kirchner il peronismo ha un profilo maggiormente di centro-sinistra", dice Di Tella. "Per tutta la mia vita ho criticato il peronismo, ma ora lo considero in una fase di evoluzione. Se i comunisti italiani e ungheresi si sono democratizzati, proprio loro che adoravano Stalin, perché anche i peronisti non possono cambiare?" Kirchner ha creato nel 2003 il "Frente para la Victoria", il partito per cui si presenta la moglie. Ha voluto così evitare qualsiasi riferimento al peronismo. Un sondaggio d'opinione annunciato ieri dà la Kirchner vincitrice col 47,9% dei suffragi. La Carriò e Lavagna appaiono distanziati al 16% e all'11,1%.

Le norme argentine prevedono che venga eletto presidente senza ballottaggio chi ha più del 45% dei voti, o chi ne ha più del 40% se ha almeno dieci punti percentuale in più del secondo più votato. Anche gli oppositori ammettono che Cristina vincerà sicuramente domenica: quasi tutti i giovani votano per lei. La campagna è marcata da grandi temi interni, con al primo posto l'inflazione cavalcante. Si parla meno degli argomenti internazionali, ma la Kirchner è stata con successo negli Stati Uniti, in Spagna e in Brasile, attraendo nuovi investimenti verso l'Argentina, assetata di capitali. "I due Kirchner sono persone differenti e hanno una gestualità differente", ha detto un elettore argentino intervistato dall'ANSA. "Ma il progetto è proprio lo stesso". Nestor Kirchner è riuscito a capitalizzare per la moglie anche i processi in corso contro i repressori e i torturatori della dittatura argentina (1976-82) che tanta popolarità gli stanno offrendo, e non solo fra le madri della Plaza de Mayo. Il macchiavellico Kirchner sembra avere ottenuto per lui la possibilità di una rielezione al prossimo mandato, che gli consegna una continuità "Kirchnerista" per altri otto anni, o più...

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