Il ministro della Salute, Francesco Storace, ha annunciato a Gianfranco Fini la sua intenzione di dimettersi per evitare strumentalizzazioni della sinistra sulla vicenda intercettazioni.
Silvio Berlusconi: «Un gesto di grande moralità, ma anche di assoluta generosità del ministro della Salute che ha il solo intento di evitare ulteriori strumentalizzazioni a danno del governo. Esprimo a Storace tutta la mia solidarietà e la mia sincera stima». Romano Prodi: «Questo fine di legislatura è catastrofico, ma non sfrutteremo il caso Storace per la campagna elettorale».
Gianfranco Fini: «Storace ha dato a tutti una lezione di moralità politica. Ha dimostrato che esistono ancora uomini per i quali l'onore è più importante dei privilegi ministeriali e delle relative immunità. An è orgogliosa del suo comportamento. Adesso pretendiamo la verità».
Piero Fassino: «C'è del marcio a destra. La magistratura ha avviato indagini sui finanziamenti di Tanzi e Parmalat al ministro Alemanno, sulle attività spionistiche degli amici di Storace, sulle attività amministrative dell'ex presidente della Provincia di Roma Moffa sospettato di corruzione e su altre intercettazioni telefoniche illegali ritrovate nell'abitazione di un consigliere di amministrazione dell'Anas designato da An. Fini dovrebbe dare qualche spiegazione agli italiani su quale idea della politica abbia An». Alessandra Mussolini, leader Alternativa sociale: «An isoli le mele marce o questa vicenda coinvolgerà tutti. Alla luce di questa vicenda l'accordo con Berlusconi lo rifarei solo se non ci fosse An». Marco Rizzo, europarlamentare dei Comunisti italiani: «Dopo Calderoli, Storace è il secondo ministro che si dimette nel giro di poche settimane». Gianfranco Rotondi, segretario della Democrazia Cristiana: «Ignobile vicenda alla quale sono certo che Storace è totalmente estraneo. La verità è che settori deviati dei servizi tornano a fare politica. Questo è l'ultimo episodio di un politico scomodo speronato a orologeria». Alfonso Pecoraro Scanio, presidente dei Verdi: «Le dimissioni di Storace sono un atto dovuto, non c’è da fare nessun vittimismo perché le accuse sono gravissime. Il ministero della Salute è troppo importante e c’è l’emergenza aviaria da fronteggiare: non è possibile ipotizzare un interim». Roberto Castelli, ministro della Giustizia (Lega nord): «Per il governo non cambia nulla. Vedremo ora se il presidente del Consiglio terrà la delega pro tempore. Comunque non è una buona notizia». Antonio Di Pietro, leader dell'Italia dei valori: «Se un uso distorto e infamante delle intercettazioni telefoniche non fosse a suo tempo stato usato contro di me, il sottoscritto non avrebbe dovuto rassegnare le dimissioni né da magistrato né da ministro». Francesco Nucara, segretario del Pri: «Il governo sbaglierebbe ad accettare le dimissioni di Storace per fatti che non riguardano l'attività del ministro. La sinistra strumentalizzerà le dimissioni di Storace così come avrebbe strumentalizzato la scelta di restare al suo posto». Mauro Fabris, coordinatore della segreteria politica dell'Udeur: «Strumentalizzazioni della sinistra? Non sapevamo che Alessandra Mussolini fosse di sinistra». Enrico Boselli, della Rosa nel pugno: «Non ci faremo trascinare in processi sommari a scopo elettorale. Il centrosinistra non vincerà le elezioni cavalcando una nuova ondata giustizialista, ma offrendo ai cittadini soluzioni concrete ai problemi del Paese». Bobo Craxi, segretario nazionale dei Socialisti: «Storace ha dimostrato un comportamento limpido e dignitoso, che colpisce l'immagine della sua coalizione ma non certo la sua onorabilità».