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Il ministero della Difesa è ormai uno dei tasselli-chiave del prossimo governo. Due i candidati che vi aspirano e con due personalità e storia politica che più agli antipodi non si potrebbe: Emma Bonino e Clemente Mastella. Lasciata cadere la prudenza i due vengono allo scoperto e rivendicano pubblicamente - e con toni non proprio diplomatici - la stessa poltrona.

Incomincia Emma Bonino dai microfoni di Repubblica Radio: "La Rosa nel pugno ha proposto per la mia persona il ministero della Difesa, questo è quello che abbiamo proposto e che diremo oggi nell'incontro con Romano Prodi". E poi aggiunge: "Se Romano Prodi dovesse scegliere Mastella al mio posto dovrà spiegarlo a noi e all'opinione pubblica. Senza arroganza io mi ritengo più qualificata del leader dell'Udeur".

A scanso di equivoci la leader radicale risponde così a chi le chiede se non sia disponibile per il ministero delle Politiche comunitarie: "E' un ministero tutto da inventare e poi è senza portafoglio. Io ho vissuto bene senza fare il ministro... se posso dare un contributo molto volentieri. Non siamo abituati a ricattare ma abituati a convincere e credo che ci siano i margini di convinzione".


Passano tre ore e Mastella replica: "Ho stima di Emma Bonino, ma da gentiluomo del sud certe sue espressioni non mi sono piaciute", premette parlando a Sky. E affonda: "Per un cattolico come me il mese di maggio è il mese dei fioretti. Per questo non parlo di ministeri o quant'altro". E in merito alle proprie credenziali per un eventuale incarico da ministro della Difesa, il leader Udeur osserva: "Conoscete bene la mia familiarità con gli Stati Uniti, e sapete da quanto tempo ho incontri con rappresentanti di questo Paese".

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