Tre posizioni a confronto nel Consiglio Nazionale del Partito socialista, in corso a Roma. Il segretario Riccardo Nencini e Marco Di Lello non ritengono utile "un congresso" e chiedono di continuare l'esperienza di Sinistra e Libertà perche' "il 3,1% raccolto alle europee e' un risultato dignitoso". Nencini sottolinea che chiunque vincerà nel Pd non potrà prescindere dal fatto che "un partito del 26% avra' bisogno di alleanze".
Bobo Craxi presenta un ordine del giorno e chiede al Partito socialista di "non cedere la propria sovranità politica a Vendola". Craxi vuole la convocaziuone di un congresso, perchè l'attuale linea politica non è quella che "venne decisa al congresso di Montecatini della scorsa estate".
La terza posizione e' di Franco Bartolomei. Quest'ultimo chiede un congresso straordinario in tempi brevi, "prima delle regionali", per costruire una nuova forza politica con gli alleati di Sinistra e libertà.
Con 12 voti contrari e 7 astenuti, il consiglio nazionale del partito socialista ha approvato a larghissima maggioranza (280 i presenti) il documento politico della segreteria del partito. Il documento - si legge in un comunicato del partito - prevede che il congresso del Ps si tenga nei tempi e nei modi stabiliti dallo statuto, ovvero l'anno prossimo dopo le elezioni amministrative. Resta confermata la politica di alleanze con le altre forze di Sinistra e libertà per costruire una forza di governo laica, libertaria e di sinistra, distinta dalle forze politiche comuniste e che abbia come punto di riferimento obbligato il Pse.
Un secondo documento è stato votato solo nella parte politica e che prevedeva un percorso accelerato verso la trasformazione di Sl in partito, e' stato respinto con 13 a favore e 7 astenuti mentre la parte dispositiva che prevedeva un congresso in tempi brevissimi e comunque prima delle elezioni amministrative del prossimo anno non è stata messa in votazione perchè superata dall'approvazione del documento della segreteria.