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Franco Marini (San Pio delle Camere (AQ), 9 aprile 1933) è un sindacalista e uomo politico italiano. Presidente in carica del Senato della Repubblica nella XV Legislatura.

Laureato in giurisprudenza, ufficiale negli alpini, iniziò la sua attività lavorativa come funzionario della Cassa del Mezzogiorno. Iscritto alla Democrazia Cristiana dal 1950 e attivo nell'Azione Cattolica e nelle ACLI, nel sindacato della CISL assunse un ruolo sempre maggiore, diventando negli anni '70 vicesegretario nazionale, e nel 1985 venne scelto come segretario.

Nel 1991 passò dal sindacato al governo, diventando ministro del lavoro e della previdenza sociale del VII governo Andreotti. Contemporaneamente, a seguito della morte del leader storico Carlo Donat Cattin, di cui si considera discepolo, divenne capo della corrente "Forze Nuove" della DC, tradizionalmente più sensibile alle prerogative del mondo del lavoro.

La Democrazia Cristiana lo candidò per la prima volta nell'elezioni politiche del 1992, risultando il primo degli eletti a livello nazionale. Seguendo il partito nella formazione del Partito Popolare Italiano, ne divenne segretario nel 1997 succedendo a Gerardo Bianco. Eletto al parlamento europeo nell'elezioni del 1999, a causa delle delusioni per il risultato elettorale si dimise dalla segreteria. Gli successe Pierluigi Castagnetti.

Come presidente del Partito Popolare, non ostacolò l'entrata dentro l'alleanza elettorale della Margherita, che, trasformandosi in partito, lo designa come responsabile organizzativo.

All'interno della Margherita, rappresenta i settori più centristi, inizialmente prudenti sull'idea del Partito Democratico. Nella polemica che ci fu nel maggio del 2005 tra Romano Prodi e Francesco Rutelli, Marini sostenne quest'ultimo affermando la necessità della Margherita di presentarsi da sola al proporzionale.

Eletto senatore alle elezioni politiche del 2006, è stato scelto come candidato alla presidenza del senato, sfidante dell'altro candidato espresso dalla CDL, il senatore a vita Giulio Andreotti.
Il 29 aprile 2006 con 165 voti, alla terza votazione, Marini diventa Presidente del Senato della Repubblica Italiana.

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