Cronaca politica - il sito di zon@ venerdìFuturo e libertà - il sito di zon@ venerdì



"Fondo un nuovo partito". Gianfranco Miccichè lo annuncia in un'intervista al 'Corriere della sera', in cui anticipa che domani vedrà la luce il gruppo autonomo in Consigio regionale con "sei deputati regionali sicuri e stanno per diventare di più. Alle elezioni in Sicilia possiamo prendere il 20%: metà dell'elettorato Pdl che era al 40". Sulle ragioni che lo spingono a tale passo, il sottosegretario con delega al Cipe spiega, premesso che "sono più berlusconiano di Berlusconi" e "non lo tradirò mai", Miccichè sostiene che il Pdl attuale è incompatibile con i siciliani e io sono incompatibile con Ignazio La Russa". Il Pdl, accusa, "è nelle sue mani. Verdini e Bondi sono brave persone, lui conosce la politica. Mio padre non mi avrebbe permesso di invitarlo a cena", perche' "e' volgare e violento. Un fascista autentico". Micciche' comunque si dice convinto di fare un favore a Berlusconi perche' cosi' "se si va alle elezioni levo a Fini e a Casini la possibilita' di pescare nel Mezzogiorno". Fli: tregua fragile con Pdl, per 'Foglio' e 'Riformista' partito nasce a primavera Il partito di Futuro e liberta' arrivera' all'inizio, al massimo in primavera, del 2011. 'Il Foglio' e 'Il Riformista'analizzano le mosse dei finiani sul piano organizzativo e territoriale e danno per inevitabile uno sviluppo del genere, di cui la convention nazionale di Generazione Italia a Perugia del 6-7 novembre sarebbe una tappa di avvicinamento. D'altronde, a Fabrizio Cicchitto che ieri aveva chiesto ai futuristi di rientrare alla base o di farsi un proprio partito, Italo Bocchino aveva replicato "cosi' non ci lascia scelta" e anche Carmelo Briguglio sembrava lanciato su tale strada, mentre Silvano Moffa, prudente coordinatore del movimento, era stato meno netto. In realta', secondo il quotidiano diretto da Giuliano Ferrara, la nuova 'cosa' nascerebbe con Adolfo Urso segretario e un ufficio politico diviso in parti uguali tra le due correnti, quella dei duri di Italo Bocchino e quella dei moderati Pasquale Viespoli e Silvano Moffa. E se 'Il Riformista' assicura che "quasi ovunque cresce il numero dei consiglieri comunali e provinciali che lasciano il Pdl per seguire il presidente della Camera", che il clima da armistizio tra Pdl e Fli sia incerto, lo si vede dalla prima pagina de 'Il Secolo d'Italia', che titola: "Ma dove sta la tregua?", con particolare riferimento alla campagna de 'Il Giornale' e 'Libero' sulla casa di Montecarlo.

Per commentare scrivere qui