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Le rassicurazioni del ministro Turco però non convincono i parlamentari cattolici della Margherita, che vivono questa scelta come uno schiaffo, una rivincita del fronte che ha perso il referendum sulla procreazione assistita. E soprattutto come una rottura dell’armistizio, dopo la difficile intesa trovata con il resto del centrosinistra sui finanziamenti europei alla ricerca sulle staminali embrionali. Non a caso, argomentazioni e toni sono simili (pur con qualche sfumatura diplomatica) a quelli del centrodestra. «Non è in questione la competenza della Cossutta, ma come si fa - si chiede Luigi Bobba, responsabile Welfare della Margherita - ad affidare la legge 40, difesa dalla stragrande maggioranza degli italiani, a una persona come lei che l’ha strenuamente avversata dentro e fuori il parlamento?» Insomma anche i cattolici della Margherita parlano senza mezzi termini di «scelta sbagliata». E non nascondono la loro irritazione. «Tanto più che in un colloquio informale sabato scorso al Senato - racconta Emanuela Baio Dossi - il ministro aveva escluso la nomina della Cossutta per quell’incarico». Il malessere è tale da indurre Bobba a ipotizzare «contraccolpi» per la costruzione del partito democratico. «Il Pd non può avere un’ispirazione laicista - dice Bobba - e la nomina della Cossutta va invece in questa direzione, riportando indietro le lancette del dibattito, dopo la difficile mediazione trovata sulla mozione sulle cellule staminali». Di qui la messa a punto di un comunicato congiunto con Paola Binetti, Emanuela Baio Dossi ed Enzo Carra. L’avvertimento sa di minaccia: «Vigileremo per evitare che qualsiasi intervento sulle linee guida modifichi e stravolga lo spirito e la lettera della legge 40». Non deve pensarla proprio allo stesso modo Maura Cossutta che il 20 luglio, in un intervento presso l’associazione Luca Coscioni, anticipando la notizia della sua nomina aveva detto: «Le linee guida non modificano la legge, ma possono fare molto per riaprire il dibattito». In serata il ministro Turco torna sulla vicenda e si dice «stupefatta» per una «polemica alimentata sul nulla» e chiede «rispetto» per la Cossutta, «soprattutto da parte dei colleghi del centrosinistra».

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