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ROMA - "Il centrosinistra ha superato un momento di difficoltà grazie alla politica indicata da Prodi con il rilancio dell'Ulivo e la creazione di un'alleanza più vasta. La Margherita ha legittimamente deciso di interrompere questo processo e ha annunciato che alle prossime elezioni si presenterà da sola".

Lo ha detto il presidente dei Ds, Massimo D'Alema, intervistato a "Repubblica Radio". "Abbiamo discusso, preso atto e trovato un accordo che ci consente di rilanciare la sfida del centrosinistra per il governo del Paese. Da parte di Prodi c'è stata grande responsabilità con un passo indietro, in nome della compattezza.

Di questo accordo - ha aggiunto - fanno parte le primarie e ora giustamente Prodi vuole capire se ha un consenso vasto. Ritengo che da questo punto di vista le primarie siano importanti. Rappresentano un modo per costruire una leadership che sia più forte della somma dei partiti. Dobbiamo lavorare per fare in modo che milioni di cittadini esprimano la loro preferenza".

C'è anche chi indica Veltroni. "E' normale - dice D'Alema - che la gente proponga anche nomi non in lista, ma poi alla primarie si voterà chi c'è". C'è uno scollamento fra l'elettorato e le segreterie dei partiti? "Ritengo che tutti noi siamo dell'idea che la candidatura di Prodi sia la migliore".

"Le primarie sono un momento in cui tutti partecipano per fare qualcosa per il centrosinistra. Chi vuole votare viene e si iscrive, versa magari anche un piccolo contributo, tutto senza restrizioni".
Sulla mancanza di un candidato dei Ds alle primarie, D'Alema non ha difficoltà a chiarire: "Non avvertiamo l'esigenza di essere rappresentati. I nostri elettori capiscono perchè sosteniamo Prodi. E' lui il nostro candidato, quindi non è vero che i Ds non hanno un loro rappresentante. Abbiamo liberamente scelto di sostenere la sua candidatura. Le primarie - chiarisce - non sono un concorso di bellezza; a me interessa vincere le politiche, non mettermi in mostra", e poi aggiunge che le primarie sono anche una "forza per attirare gli elettori del centrodestra delusi".

http://www.repubblica.it/2005/f/sezioni/politica/fed4/alerr/alerr.html

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