Cronaca politica - il sito di zon@ venerd́Democratici di Sinistra - il sito di zon@ venerd́



«Scurdammoce ò passatò», esclama Gerardo D’Ambrosio, napoletano e milanese d’adozione, ma soprattutto ex pm di mani pulite finito al centro delle polemiche per la sua candidatura alle prossime elezioni nelle liste dei Ds per il Senato in Lombardia. È un invito ai tanti che di fronte al suo impegno politico sentono bruciare la ferita della cicatrice delle inchieste sulla corruzione, di cui il magistrato del pool di Milano fu uno dei principali protagonisti. Ed è un invito rivolto anche ai suoi alleati. Perché agli attacchi del centrodestra (dove protesta il guardasigilli Castelli e Casini giudica la candidatura «inopportuna») si aggiungono i fischi della platea del congresso Sdi e l’anatema del leader socialista Enrico Boselli contro un centrosinistra «clericale e giustizialista».

Poteva essere una puntata al fulmicotone quella di Ballarò di questa sera, ma Massimo D'Alema ha risposto con un gelido no alla richiesta di Silvio Berlusconi di partecipare alla trasmissione al posto di Ferdinando Adornato.

Erano da poco passate le 18 quando il presidente del Consiglio ha chiesto al conduttore Giovanni Floris di fare uno scambio del rappresentante di Forza Italia, come era già successo all'indomani della sconfitta alle regionali, il 5 aprile dello scorso anno, quando Berlusconi si presentò a sorpresa negli studi di Ballarò al posto del ministro Enrico La Loggia, confrontandosi con l'alleato di An Giovanni Alemanno, con il presidente della Margherita Francesco Rutelli e, anche quella volta, con il presidente dei Ds Massimo D'Alema.

Floris prende tempo, dice che deve avvertire gli altri ospiti: D'Alema, appunto, ma anche il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini e la radicale Emma Bonino. Casini dice subito di sì, e anche la rappresentante della Rosa nel Pugno non esita a dare il suo assenso. "E' tale l'emozione di essere a Ballarò dopo tanti anni e dopo l'intervento dell'Authority - spiega la Bonino - che sarei andata senz'altro".

Fatto sta che sono passate due ore quando Floris può rispondere a Palazzo Chigi: no, D'Alema non accetta e, se si presenta in studio il presidente del Consiglio, lui prende cappello e se ne va. D'Alema dice nelle prime battute della trasmissione: "Berlusconi impari a stare alle regole. E poi era un gioco scoperto quello di Berlusconi, che la stessa sera in cui Prodi era ospite di Vespa a 'Porta a Porta', voleva incontrare in tv colui che indica continuamente come il vero leader del centrosinistra così anticipava Prodi e poi diceva 'ho parlato con il vero leader'".
Quanto accaduto a Ballarò non fa scendere il sipario sui faccia a faccia televisivi per questa campagna elettorale.

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