In questi diciannove anni ho sempre pensato che Silvio Berlusconi l'avrebbe fatta franca perchè per ogni reato che commettesse, c'era sempre una variazione della legge pronta a depenalizzare quello che aveva fatto; invece complice una sua assenza di governo e un centrosinistra meno complice del solito (pena seria rivolta della propria base elettorale) è finalmente arrivato il giorno della sua condanna. Il 27 novembre 2013 alle ore 17:43 è decaduto dalla carica di senatore della Repubblica italiana a causa della sua condanna per evasione fiscale. E' stato condannato a 4 anni, ma granzie alla Legge Mastella, la pena si restinge a 9 mesi. Adesso si attende da una parte l'affidamento ai servizi sociali e dall'altra il conteggio effettivo della sua incandidabilità (due o tre anni). Se però ricevesse un'altra condanna sommerebbe alla nuova pena i quattro anni originari e non i nove mesi in quanto i benefici della Legge Mastella verrebbero meno.
Adesso Berlusconi minimizza il fatto che è fuori dal Parlamento in quanto anche i leader degli altri due grandi partiti lo sono Renzi (in pectore) per il Pd e Beppe Grillo per il M5S. Sopratutto Berlusconi vuole arrivare sa che più tempo passa più lui è in pericolo di perdita voti e quindi cercherà in tutti i modi di far votare la prossima primavera in contemporanea con le europee; Angelino Alfano ha esattamente l'interesse opposto; quello di fare riforme vere in modo di autenticarsi come vero leader e fare in modo che il suo Nuovo Centrodestra prenda più voti possibile a Forza Italia. Enrico Letta finora non ha ottenuto grandi riforme e dovra arrivare a patti con il nuovo leader del Pd (presumibilmente Matteo Renzi) perchè adesso che non c'è più la scusa del Berlusconi-guastatore al governo più nulla gli verrà perdonato.
Tornando alla decadenza di Berlusconi, nella discussione prima del voto finale ci sono da segnalare quello che hanno detto i capigruppo dei tre principali gruppi. Anna Maria Bernini di Forza Italia vestita tutta di nero ( a lutto) come del resto tutte le sue colleghe di partito presenti in aula, ha dichiarato che il giorno della decadenza di Berlusconi non è come un 25 aprile come lei crede che pensi il Pd, ma come un 8 settembre della democrazia. E poi aggiunge che grazie a questa votazioni prima o poi la giustizia si sentirà in diritto di riservare lo stesso trattamento a tutti i deputati. Per Luigi Zanda del Partito Democratico pur rssendo un giorno entrato nella storia della Repubblica, si è solo eseguita una normale procedura come si prevede nei cosa in cui un parlamentare riceva una condanna definitiva. Paola Taverna del Movimento Cinque Stelle definisce Berlusconi un "delinquente abituale e recidivo, promotore, organizzatore e utilizzatore finale di decine di reati". La senatrice pentastellata ha continuato "Signor Berlusconi accetti la decadenza o rassegni le sue dimissioni! Questa non è una vendetta. Qui non c'è nessuna ingiustizia o persecuzione. La sua immagine per noi è già piccola, sfuocata e lontana. È già passato. E qui ci sono solo cittadini italiani che vogliono riprendersi il proprio presente. Perché altrimenti non avranno più un futuro".