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Editoriali


Rilegalizzare la prostituzione
C'è una campagna telefonica in questo periodo in Italia:  è per l'abrogazione parziale della legge Merlin tesa a riaprire le case di tolleranza. sono d'accordo con questa iniziativa e credo che sia ora di lasciare perdere reazioni moraliste e considerare quello che la Merlin prometteva, ma non ha mantenuto e i benefici che la nuova situazione potrebbe portare.

Merlin:  La legge Merlin non ha funzionato e il fenomeno che doveva debellare è ancora presente a distanza di svariati decenni, ma non è più regolamentato, con tutte le conseguenze del caso. E' squallido vedere in piena città ragazzi e ragazze che vendono il proprio corpo ed ipocrita pensare che basta vietarla perchè non succeda.

Sanità: Le prostitute adesso non sono più soggette a controlli sanitari; a rischio loro e dei clienti. Lo Stato dovrebbe tutelare le persone che vivono nel proprio territorio.

Tasse: In tempi di precarietà e di aumenti di tasse si rinuncia a un settore che non teme mai crisi e che potrebbe costituire un gettito rilevante per lo Stato, andando a dimunire la pressione suil resto della collettività.

Illegalità: Un settore non regolamentato costituisce fonte di illegalità, dove se c'è domanda presto si creano vari gruppi pronti a delinquere e a sfruttare la situazione. Ma qui lo sfruttamento non riguarda i rabacchi o altra merce (il cui proprio monopolio lo Stato difende con cura), ma l'esistenza, la salute e la vita di varie persone che hanno il diritto di essere tutelate e difese. La prostituzione (anche maschile e anche per signore) se fatta in sicurezza è un mestiere come tutti gli altri e non basta un divieto per inibire dal svolgerla; però si può tutelare gli operanti e non dare spazio alla criminalità organizzata.

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