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Editoriali


Il ministro umano
Anna Maria Cancellieri
è stata accusata, nella sua qualità di ministro della giustizia, di aver interceduto per far scarcerare Giulia Ligresti e porla agli arresti domiciliari. Lei si difende dicendo di essersi comportata in questo modo in almeno altri cento casi e comunque rivendica di essere una "persona umana". Enrico Letta la difende ed è fiducioso del chiarimento in Parlamento.

Nello specifico la Cancellieri dichiara che queste accuse sono un attacco politico perché "ci sono persone che hanno motivi di rancore nei miei confronti, perché ho sciolto comuni per mafia e fatto pulizia negli enti corrotti. Continuano a dire che sono intervenuta sui magistrati, ma non è vero, basta sentire Caselli. Non c'è serenità nel valutare i fatti, s'infanga una persona senza pensarci".  Si difende anche sul fatto che la sua azione per la Ligresti sarebbe della stessa natura di quella che Berlusconi fece con "Ruby" facendola scarcerare dichiarando che era la nipote di Mubarack. Lei al proposito dichiara: "C'è una bella differenza - dice - io sono il responsabile diretto della vita dei carcerati, mi sono mossa per il rischio di un suicidio. Quella di Berlusconi era un'altra cosa".

A difesa della Cancellieri intervengono anche Ilaria Cucchi (sorella di Stefano Cucchi) e Patrizia Moretti (madre di Federico Aldrovrandi) che dichiarano di essere state entrambe ricevute dal ministro (anche quando era agli Interni) che ha mostrato a loro la sua solidarietà. La Cucchi si è spinta anche oltre dichiarando che se la Cancellieri fosse stata ministro al tempo in cui il fratello su picchiato dalla polizia e affamato dai medici provabilmente sarebbe ancora vivo e non ci sarebbe nessun "caso Cucchi".

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