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Editoriali


Il diritto all'eutanasia
L'eutanasia è il procurare intenzionalmente e nel suo interesse la morte di un individuo la cui qualità della vita sia permanentemente compromessa da una malattia, menomazione o condizione psichica.

Fin qui la definizione. Io credo che nessuno debba disporre della vita di qualcun'altro che sia lo Stato o un'autorità religiosa. Ognuno deve avere libero arbitrio sulla propia persona, senza voler interferire con il libero arbitrio altrui. L'eutanasia è una scelta dolorosa; quindi se un individuo arriva a pensare di farla finita con la vita perchè (a causa di malattia o altro) è diventata insopportabile; credo che bisognerebbe allevviare la sua esistenza e dendergliela ancora più difficile.

In Italia invece si cerca con leggi ad hoc di imprigionare persone dietro assurde regole che estremisti cattolici impongono alla società. Eluana Englaro, Chantal SebirePiergiorgio Welby(ad esempio) sono tutti stati costretti a passare gli ultimi anni della loro vita tra immani sofferenze.  Carlo Giovanardi ad esempio arriva a paragonare la legge olandese sull'eutanasia alla legislazione nazista ed alle idee di Adolf Hitler.

Per fortuna invece ci sono persona che da sempre si battono da sempre per il libero arbitrio delle persone. Ad esempio mi piace ricordare Margherita Hack, che è morta da poche settimane e che nel merito pensava: "La vita e la morte appartengono all'uomo e non a Dio. Uno Stato laico e non teocratico deve riconoscere il diritto all'eutanasia come all'aborto, ai pacs, al divorzio, alla ricerca sulle cellule staminali embrionali"

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