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Editoriali


Dove c'è Barilla ... c'è omofobia!
Guido Barilla nel programma "La zanzara" a Radio 24 ha dichiarato che nelle pubblicità della sua azienda non c'è spazio per le famiglie che non sia tradizionali. Da questo ne è scaturito un polverone che è sconfinato prima in una promessa di boicottaggio italiana #boicottabarilla e poi, adirittura internazionale #boicottbarilla

Se si pensa che l'espressione "la famiglia del Mulino Bianco" è entrata nei modi di dire da ormai parecchi decenni, non c'è da sorprendersi del modo di vedere della famiglia Barilla; il punto è che un'azienda che vende dei prodotti non può legare la propria merce alle proprie idee; ma deve essere quanto più imparziale se vuole fare affari. Aldilà delle varie opinioni è stato questo secondo me l'errore più grave di Guido Barilla. Un'ingenuità che gli è cvostata molto sia in immagine, che provabilmente anche in fatturato.

Guido Barilla si è scusato, scuse di rito e quindi non convincenti. La Buitoni e la Garofalo, invece, hanno approfittato per dichiarare che da loro c'è posto per tutti. Chiariamoci, comunque, Barilla non ha commesso nessun reato e ha espresso una liberta opinione; che anche se ha danneggiato la sua azienda resta comunque una libera opinione. Quello che ha fatto eco è stato che vuole negare dei diritti a una categoria di persone che quei diritti ancora non li ha e quindi colpisce un vervo scopertissimo. Se si fosse dichiarato contro la patente alle donne sarebbe stato anche molto contestato, ma sarebbe finita presto. Il giorno che quei diritti saranno davvero riconosciuti, quella di Guido Barilla, o quella del Vaticano, sarà finalmente solo un’opinione omofoba individuale, senza quasi nessun effetto sulla vita e sulle libertà delle persone.

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