Lo ammetto: ho davvero paura del futuro! Non sto parlando del mio futuro personale, ma di quello della società in cui siamo costretti a vivere. Nel corso di dieci anni il pensiero comune è cambiato molto e in peggio. Sono sempre esistiti i razzisti con più o meno gradazioni; ma prima bastava non frequentarli e isolarli e si riusciva a respirare aria pura. Ora invece le persone più insospettabili e anche quelle che comunque subiscono delle forme di razzismo per alcuni versi; sono loro razziste per altri. Cose da non credere! Questa crisi economica sta intaccando non solo i consumi delle famiglie; ma anche le loro menti. Perchè è molto più facile dare la colpa a qualcun'altro per le cose che non vanno nella propria vita!
Vi racconto due casi su tutti di pensieri di persone che conoscono realmente e non su internet (ovviamente senza citarle) per dimostrare che certi discorsi vengono proprio da chi non ci si aspetterebbe. E magari molti di voi leggendo questo pezzo sono sicuro che diranno che sto esagerando e che hanno ragione i miei interlocutori. Sono abituato ormai a farmi dire che sono troppo buonista. Fino a dieci anni fa questo era un complimento: ora un'offesa!
Un primo amico mi ha detto che secondo lui il ministro Cecilie Kyenge dovrebbe dimettersi e che dovrebbe tornarsene in Congo. Che non è d'accordo con le sue politiche, che è contrario al fatto che gli immigrati rubino, che non paghino le tasse e che non vuole che abbiano la cittadinanza italiana per nascita. Così dopo una battuta dovuta allo stupore gli ho detto gli immigrati si deve fare in modo di intergrarli e farli diventare nuovi italiani e che a quel punto sarebbero stati trattati come tutti gli italiani (tasse e reati compresi). Lui mi ha risposto ribadendomi che avendo molti problemi di salute non è giusto che lui paghi i ticket e gli immigrati no. Un altro amico protestava contro dei rom che giocavano a palla con un cucciolo. Ho specificato subito che non volevo discolpare quei rom in particolare; ma che prendersela con i tutti i rom mi sembrava eccessivo e che tutti vanbno giudicati per le loro azioni e non per quello che fanno delle persone che hanno alcune delle loro caratteristiche. Non ne ha voluto sapere. Lui mi ha detto che non generalizzava i rom sono proprio tutti così, lui li conosceva (tutti?!?) e che lui essendo gay non poteva essere sospettato di razzismo.
E' proprio questo uno dei problemi maggiori. Prima c'era una sorta di solidarietà per cui si evitava di generalizzare e si dava la colpa di un reato solo a chi effettivamente lo commetteva e non tutta la sua genealogia ( o più). Adesso anche chi subisce discriminazioni per qualche aspetto, si sente in diritto di rifarsi con altri su qualche altro aspetto. Si sta creando il terreno per future dittature. Di pazzi in giro ce ne sono sempre stati; ma solo quelli che hanno trovato il terreno pronto sono riusciti a mettere in atto in loro pensiero trasformando democrazie in dittature. Ricordo che la Germania negli anni trenta prima del nazismo era in una forte crisi economica e nessuno avrebbe mai immaginato quel che sarebbe successo dopo e che Hitler è stato sostenuto dalla gente comune e che ha vinto le elezioni democraticamente. E sopratutto che non è un'invenzione che moltissima gente disse davvero che "in fondo gli ebrei si meritavano di essere perseguitati" ...