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Editoriali


Niente paura Papa Francesco resta omofobo
"Se una persona è gay e cerca il Signore e ha buona volontà, chi sono io per giudicarla? Il catechismo della Chiesa cattolica dice che queste persone non devono essere discriminate ma accolte.  Il problema non è avere queste tendenze, sono fratelli..." (Papa Francesco)

Queste frasi hanno scatenato molte polemiche facendo credere che la Chiesa tramite questo nuovo Papa abbia cambiato il suo modo di vedere anche sull'omosessualità. Questo Papa fresco di nomina sta facendo dichiarazione ad hoc per ingraziarsi il maggior numero di persone e riguadagnare i consensi e lo smalto che l'istituzione Vaticano ha perso con tempo; ma in realtà nascondendosi dietro a frasi molto generali non ha cambiato di una sola virgola lo status quo vaticano.

Questo Papa ha infatti dichiarato che i gay vanno accettati come persone; ma non che vanno considerati ben accetti i loro comportamenti; figuriamoci poi se questi comprendono il vivere stabilmente con una persona dello stesso sesso, legarsi nel vincolo del matrimonio, adottare un figlio ecc.

Il fatto è che questo Papa deve avere un modo ben convincente di fare, visto che ha fatto dimenticare che nemmeno tanto tempo fa ha cercato di ostacolare la legge argentina sui matrimoni gay (poi fatta approvare da Cristina Kirchner). E infatti anche dei provetti estremisti cattolici come Eugenia Roccella, Maurizio Sacconi e Maristella Gelmini ci sono cascati tanto da scrivere una lettera al quotidiano "La Stampa" del 31 luglio scorso per dichiarare che il Pdl sui valori etici è sempre stato libero. Come dire: nonostante le dichiarazioni del Papa ci riteniamo in diritto di restare omofobi! Non si preoccupino gli onorevoli: l'omofobia in Vaticano è ancora di casa!

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