E' accaduto! Nonostante Silvio Berlusconi abbia cercato di cambiare tutte le leggi che intralciavano la sua condotta e che potevano farlo condannare in uno dei numerosi processi che aveva in corso: è successo! Il processo in questione è quello per l'evazione fiscale di Mediaset.
In realtà è stato condannato per una piccola parte delle tasse non pagate; visto che proprio per le leggi da lui cambiate la stragrande maggioranza delle tasse non pagate gli è stata condonata. La condanna è a quattro anni. Ma la parte più importante è l'interdizione dai pubblici uffici (e quindi anche la possibilità di essere un parlamentare). L'interdizione dovrebbe essere calcolata tra i tre ai cinque anni; in ogni modo il tribunale ha scelto di separare questa parte di sentenza e permettere un ricalcolo della stessa, rendendo però immodificabile gli anni di condanna. Da venerdì 02 agosto Silvio Berlusconi non è più un cittadino libero e gli è già stato tolto il passaporto. Ma Berlusconi è tutt'altro che un uomo politicamente finito ...
Mentre in parlamento adesso inizia la procedura per farlo decadere dal rango di senatore; allo stesso modo è iniziato anche il processo di vittimizzazione di Berlusconi (che dovrebbe perdere anche la carica di Cavaliere). Mentre Guglielmo Epifani avverte che se il Pdl alza i toni, il Pd farà cadere il governo ed è pronto ad andare a nuove elezioni; Daniela Santanchè risponde che visto che lo hanno condannato "se hanno le palle", devono mandarlo in galera eSandro Bondi dichiara addirittura che con questa condanna "l'Italia rischia una guerra civile". Ma è proprio Berlusconi a spararla più grossa pretendendo la grazia di Giorgio Napolitano e la riforma della giustizia (ad personam) in cambio della non caduta del governo Letta.
La patata bollente torna quindi a Letta, visto che Napolitano ha fatto capire di non volerne sapere di una grazia, sopratutto se Berlusconi non ha intenzione di chiederla in prima persona. Enrico Letta teme che ai cinque ministri Pdl del suo governo (Nunzia De Girolamo, Maurizio Lupi, Angelino Alfano, Gaetano Quagliariello e Beatrice Lorenzin) sia comandato di dimettersi. A quel punto questa maggioranza sarebbe finita e se il M5S non cambiasse idea si andrebbe diritti a nuove elezioni e chissà se questo sarebbe un bene o un male visto la facilità degli italiani ad indugiare nel vittimismo di Berlusconi.
In un qualunque altro paese Berlusconi sarebbe politicamente finito già da tempo; ma qui il suo percorso politico finirà solo con la sua morte ( e di vecchiaia, visto la longevità della sua famiglia). Dobbiamo aspettarci ancora tanti brutti mesi per l'Italia e che questa parte della nostra storia sarà giudicata da noi stessi soltanto fra una o due generazioni; quando non riusciremo a capire come abbiamo fatto a sopportare tutto questo ...