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Editoriali


Uno spiraglio per le famiglie glbt
Ci sono fatti di cronaca che potrebbero scalfire il muro di gomma italiano sulla legislazione pro famglie glbt. Uno di questi raccconta di un uomo sposato che decide di cambiare sesso, ma di restare con sua moglie. Ricambiato. Dopo che è stato imposto loro di divorziare, hanno fatto appello alla Corte di Cassazione, che ha dato loro ragione. Adesso sarà la Corte Costituzionale dovrà esprimersi sul caso e più in generale sui matrimoni in cui uno dei due coniugi cambia sesso.

Effettivamente questa coppia non ha trasgredito nessuna legge, visto che quando si sono sposati erano di due sessi diversi; ma allo stesso tempo la loro situazione attuale differisce dalla legislazione italiana. E' chiaro quindi che non ci si può appellare semplicemente al rispetto delle leggi presenti in Italia, perchè si è di fronte a un vuoto legislativo e in attesa che il Parlamento colmi questo vuoto (speriamo di no visto le leggi passate) devono necessariamente intervenire i giudici. 

Io personalmente concordo con la scelta della Corte di Cassazione perchè si è di fronte a delle coppie collaudate e che si vogliono bene. E se il coniuge che non ha cambiato sesso decide che anche col mutamento della situazione vuole conservare il rapporto col partner; credo che lo Stato farebbe bene a fermarsi allo zerbino di casa.

Un altro fatto di cronaca vedere due uomini (39 e 31 anni) che si sono sposati 3 anni fa a Londra e che dall'epoca hanno iniziato una battaglia con le autorità italiane per veder riconosciuto il proprio matrimonio anche in Italia. Quando il tribunale ha dato loro ragione, il Comune di Milano ha proposto loro non solo il riconoscimento dell'unione, ma anche il vincolo giuridico avvenuto all'estero.

Si è aperta un'altra strada. I tempi per gli italianis ono stra-maturi, per i nostri politici no; ma questa non è una scoperta ...

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