Nel governo Letta c'è una lotta sotterranea. Sembrava bello (per alcuni) potesse durare. Si è divisi tra chi (Pdl) vuole cancellare I.m.u. e I.v.a. ad ogni costo e chi (Pd) lo vuole fare evitando di indebitare ulteriormente l'economia italiana e restando nei paramentri di risanamento concordati con l'Ue (il 3% di deficit sul pil).
Per il centrodestra prima con Angelino Alfano e Renato Brunetta, adesso con Silvio Berlusconi invoca la cancellazione delle due tasse. Come trofeo elettorale. E a tutti i costi. Il centrosinistra risponde che concorda nel principio, ma che in questa congiuntura economica bisogna prima trovare i fondi (Enrico Letta). In realtà sull'I.m.u. una differenza ulteriore c'è; poichè il Pdl vorrebbe abolirla per tutti, il Pd solo per chi è al di sotto di un certo reddito. Insomma, è una lotta tra chi dice di abolire le tasse a costo di esserne costretti a metterne altre e chi timidamente si scapicolla cercando di capire come fare (non riuscendoci).
I tecnici economici Enrico Giovannini e Fabrizio Saccomanni cercano di mediare, ma è chiaro che non sono avevzzi alla finanza creativa. Flavio Zanonato è ancora più chiaro: nessuna eliminazione di I.m.u. e. I.v.a. senza badget. E con il Pdl è polemica ...