Alla vigilia di queste amministrative tutti i sondaggi davano il Pdl come primo partito e il M5s secondo. Il Partito Democratico, invece, era in forte crisi ripiegato su se stesso dalla fallita creazione del governo Bersani e dall'obbligato uimpegno governativo con il Pdl. Ma i 16 comuni capoluoghi di provincia in cui si sono tenute le comunali questo fine settimana hanno cambiato tutto.
Due vincitori e due sconfitti. Tra i vincitori astensione e Partito Democratico. Il partito più votato è quello dell'astensione, visto che a votare sono andati solo il 60% delle persone con diritto di voto. Il Partito democratico, invece ha vinto al primo turno in sei città (Isernia, Massa, Pisa, Sondrio e Vicenza) e nelle altre 11 città capoluogo in cui si è andati al ballottaggio è comunque in testa.
Tra gli sconfitti. Movimento Cinque Stelle e Lega Nord. Il M5S ha perso per due motivi fondamentali. Inanzitutto per aver obbligato il Pd a formare un governo con il Pdl. E questo agli elettori pentastellati da anche più fastidio che a quelli del Pd. Poi non aver mantenuto la promessa di dimezzarsi lo stipendio da parlamentare. Ci sono stati dei parlamentari del M5S che hanno contestato Grillo ricordandogli che per un nuovo gruppo in parlamento bastano venti mambri. Tutto ciò non è piaciuto. A causan di questo dimezza il consenso di soli tre mesi fa e non conquista nemmeno un ballottaggio.
La Lega Nord sconta la politica di Maroni, che sarà anche più assennata di quella di Bossi, ma che non arriva più alla pancia degli elettori leghisti e forse anco0ra gli scandali di Belsito e della famiglia Bossi che faticano ad essere dimenticati. Mai come in questa tornata la Lega non è arrivata in nessun comune capoluogo sopra il dieci percento.
E in tutto questo il Pdl? Sicuramente il partito di Berlusconi ha ottenuto dei risulotati molto delundenti e non ha conquistato nessun comune al primo turno, con la prospettiva di perdere tutto al ballottaggio; ma per lo meno avrà due settimane in più di tempo per elaborare una strategia visto che è presente a tutti i ballottaggi.
A Roma Ignazio Marino è riuscito a staccare così tanto Gianni Alemanno nonostante il Pd, dichiara la Serracchiani (così come aveva detto ancfhe per lei stessa); così come nonostante tutto il Pd riesce un'altra volta a venire fuori dalle sabbia mobili da cui si era cacciato. Il M5S, la Lega e il Pdl nonostante tutto faranno presto dimenticare le loro sconfitte rigettandosi a loro modo nell'agone politico. E i cittadini che non hanno votato chissà se nonostante tutto penseranno di aver centrato il bersaglio o se ormai saranno così tanto disinteressati da quello che accade da non controllare più nemmeno se la freccia ha colpito l'obiettivo ...