Cronaca - il sito di zon@ venerd́

Editoriali


L'altro ieri c'è stata la notizia della condanna di 28 poliziotti (tutti al vertice dell'arma) per i fatti del G8 del 2001 a Genova nel processo d'appello (terzo ed ultimo grado di giudizio). Ben 11 anni dopo c'è giustizia. Calma, non è proprio così! Non è così perchè pur avendoli condannati e radiati dall'arma (per soli cinque anni) hanno prescritto la parte riguardante la tortura. Che era la cosa ben più grave. Tutto questo perchè in Italia non esiste il reato di tortura. Amnesty International, a seguito della sentenza ha scritto al ministro Severino, chiedendole di farlo inserire nel codice penale.

Condivisibile il ministro Cancellieri quando dice che le sentenze vanno rispettate e che presto verranno sostituiti tutti i dirigenti della polizia condannati in via definitiva (poi prontamente fatto) e il capo della Polizia Manganelli che si scusa con tutte le famiglie delle vittime (molto in ritardo, ma è pur sempre qualcosa, anche se non basta).

Non condivisibile invece la reazione dei condannati che proclamandosi ancora una volta innocenti dicono di voler far ricorso alla Corte Europea di Strasburgo. Lo facciano pure: testimoni e intercettazioni rimarranno comunque a dimostrare la loro colpevolezza. La Cancellieri ha ragione quando dice che i fatti di Genova non vanno dimenticati ...

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