Queste elezioni amministrative hanno determinato il "canto del gallo" della coalizione di Berlusconi? Attenzione, perchè intanto dopo aver confermato Torino e Bologna c'è da portare a casa anche i risultati di Milano e di Napoli. Già adesso il Pdl, dopo esser stato per oltre una giornata in silenzio, di aver pareggiato. Ma Bossi non la pensa così e dice che non affonderà assieme al Pdl. La discriminante sono comunque i ballottaggi e l'esito che avranno. Se il centrodestra dovesse confermare Milano e/o addirittura conquistare Napoli è logico che strasformerebbe la sconfitta in una vittoria. Anche se a Napoli aveva invocato il vento di cambiamento dopo la ventennale gestione del centrosinistra e se Lettieri si è fermato solo al 38% (I due candidati di centrosinistra assieme arrivano al 46%). A Milano, poi, avevano detto che sarebbero passati al primo turno e invece non solo non è stato così, ma addirittura Pisapia è in vantaggio sulla Moratti 48 a 41. Il centrosinistra, però, non deve dare tutto per scontato e deve ancora per due settimane scandagliare tutte le piazze delle due città. In più a Napoli c'è la questione apparentamenti. De Magistris si era presentato solo con l'Idv, la Fds e due liste civiche; per Morcone invece c'erano Pd, Sel e altre due liste civiche. Sia Bersani, che Vendola hanno chiesto l'apparentamento. Il problema, come giustamente dice De Magistris è che non si può dopo una campagna elettorale così dura, dopo delle primarie taroccate (a cui l'Idv si è ribellato) sedersi tutti a un tavolo e dirsi che ci si è sbagliato. In queste due settimane anche Pd e Sel dovranno girare Napoli e mostrare di condividere il progetto De Magistris, convincendo così i loro elettori a tornare alle urne. Se il centrosinistra avesse la meglio a Napoli e a Milano si che potrebbe far festa.