Se il Pdl non è una Forza Italia allargata, perché ogni volta che Berlusconi ha aperto bocca, al congresso, ha riletto il messaggio di fondazione di FI del 94?
Perché non sono per niente stupito che in un partito pieno di democristiani (da Baccini a Dini, da Mastella a Rotondi) l'unico col coraggio di dire "So che sarò in minoranza" è stato Fini?
Di Pietro, quello che secondo Debora Serracchiani non c'entra nulla con la sinistra, ha chiamato ducetto Berlusconi, ma non è una novità. Ha poi chiamato furbetto Fini, ma purtroppo neanche questa è una novità. Qualcuno, per cortesia, potrebbe insegnare un sinonimo di furbetto a Di Pietro, visto che da 3 anni a questa parte non fa altro che ripetere questa parola nei confronti di chiunque (a parte Berlusconi, che, come detto, è il suo ducetto personale)?
Negli spazi della nuova Fiera di Roma era stato girato Tutta la vita davanti, di Virzì, la storia di una società di precari il cui dirigente fa una bruttissima fine; in quei padiglioni, poi, era nata la Sinistra Arcobaleno, che poi ha fatto la fine che conosciamo; lì, poi, è stato eletto Dario Franceschini segretario del PD, ma a ottobre lui se ne andrà. Oggi, infine, è stato acclamato Berlusconi. Se tanto mi dà tanto, gli elettori di sinistra hanno ancora una speranza, forse...
Appena Fini ha lanciato l'amo della riforma costituzionale, D'Alema ha abboccato di nuovo, come se non gli fossero bastate le fregature passate in tema. Che anche D'Alema sia rimasto fermo a 15 anni fa, come Berlusconi?
Perché la Meloni non si era truccata, oggi? Quella che ha proclamato Berlusconi segretario era un fantasma, mica un ministro: io mi aspettavo che il coro, dietro, intonasse un De profundis al posto dell'Inno alla gioia... invece niente, non c'è stato niente da fare, neanche stavolta.