Negli ultimi cinque anni è raddoppiato l’uso di cannabis e cocaina: lo testimonia la relazione annuale al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia presentata questa mattina dal ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero.
I consumatori di cannabis sono passati da 2 a 3,8 milioni (tra questi mezzo milione ha dai 19 ai 21 anni), mentre quelli di cocaina da 350mila a 700mila. Risulta triplicato anche l’uso di allucinogeni e stimolanti, mentre l’eroina è stimata in regressione.
La ricetta del ministro Ferrero per combattere il fenomeno punta sulla depenalizzazione del consumo di tutte le sostanze, su una forte azione di prevenzione e su una nuova normativa che riscriva la legge Fini-Giovanardi.
Disagio sociale. Secondo il ministro Ferrero c’è una grossa correlazione fra disagio sociale e uso di sostanze stupefacenti. «La prima questione da affrontare - dice Ferrero - è l'aumento consistente dell'utilizzo di sostanze stupefacenti, sia di quelle illegale sia di quelle legali, dagli psicofarmaci al doping. La seconda considerazione riguarda la riduzione del grado di percezione della pericolosità delle sostanze. L'idea di affrontare la questione della droga come un problema di ordine pubblico è del tutto fuori luogo, ci troviamo di fronte a un fenomeno sociale».